Bambini e stampa. L’Avvenire è la testata con il maggior numero di articoli (18,7%), seguono Corriere della Sera, Repubblica, Stampa. I maggiori quotidiani italiani parlano delle diverse tematiche nelle stesse proporzioni
Infanzia: bambini che giocano
FIRENZE - L’ultima sezione del rapporto si concentra sull’analisi delle 26 testate di cui sono stati esaminati gli articoli. Valutare ‘quanto’ ciascun giornale si occupi di bambini deve naturalmente tenere conto del fatto che non tutti i quotidiani hanno lo stesso numero di pagine, alcuni hanno diffusione nazionale, altri regionale, non si rivolgono allo stesso target di pubblico. Premesso dunque che il discorso sul ‘quanto’ non può essere visto come una graduatoria tra giornali ‘buoni e meno buoni’, si ricava che l’Avvenire ha il primato tra gli altri in quanto a numero di articoli, con 1113 pezzi, il 18,7% del totale. Segue la grande stampa nazionale, che sembra seguire la diffusione dei principali quotidiani: Corriere della Sera (675 articoli), Repubblica, Stampa, Libero, e così via con Messaggero, Giornale, Giorno. Il numero minore di articoli sui bambini si trova sulle testate a carattere regionale, tra cui spicca il Gazzettino (183, 3,1%). Interessante è rilevare l’interesse, senza dubbio ampio, dei quotidiani economici, con Italia Oggi e Il Sole 24 Ore che riportano oltre 200 articoli.
I quotidiani di partito o vicini ad una parte politica sono molto variabili sotto questo aspetto, solo l’Unità vanta un numero consistente con 283 articoli. Considerando le testate sulla base della quantità di articoli di prima pagina, firmati, non di cronaca, l’Avvenire retrocede all’ultimo posto per i primi due parametri (meno dell’1% in prima pagina, solo il 50% con la firma). Acquistano rilievo i quotidiani nazionali, Corriere della Sera(9,2% e 70%) e Repubblica (6% e 65%), che ha una percentuale più alta di articoli non di cronaca. Il Giornale ha il maggior numero di articoli in prima (12%) seguito dal Messaggero, ma entrambi hanno un numero inferiore di firme. La Stampa ha il 65% di articoli firmati, il 34% non di cronaca, ma poco meno del 5% in prima. I quotidiani regionali e politici hanno indici peggiori soprattutto in quanto a presenza in prima pagina. Limitando infine l’attenzione solo agli 11 quotidiani con oltre 200 articoli, si ricava che 6 di questi (Il Corriere della Sera, Il Messaggero, Il Giornale, La Repubblica, La Stampa e L’Avvenire) mostrano una straordinaria concordanza nella distribuzione degli articoli secondo le tematiche; i due quotidiani economici, Italia Oggi e Sole 24 Ore, sono quelli che più si differenziano da tutti gli altri. In posizione intermedia stanno Il Giorno, l’Unità, Libero. “Questo non significa – conclude il rapporto – che il modo di parlare dei singoli eventi e problemi sia lo stesso, ma che i più grandi quotidiani italiani parlano pressoché nelle stesse proporzioni delle diverse tematiche che riguardano bambini, adolescenti, famiglie. Ma la concordanza finisce qui, non arriva a toccare gli argomenti interni alle singole tematiche, né il modo di presentarli e discuterne”. (sm)