Conflitti etnici in Nigeria. Sembra acuirsi la rivalità tra il sud ricco di petrolio, cristiano e animista, e l'indigente nord a maggioranza islamica. Molti capi politici e religiosi invocano un ''Congresso Nazionale Sovrano''
guerra: case distrutte dai bombardamenti
In esclusiva da News from Africa
NAIROBI - Le violenze etniche e religiose scoppiate recentemente in Nigeria pongono seri interrogativi sulla capacità del paese più popoloso dell’Africa di mantenere la propria fragile unità. Il presidente Olusegun Obasanjo ha dichiarato lo stato di emergenza l’11 maggio, a seguito del massacro di diverse centinaia di Musulmani da parte di militanti cristiani, avvenuto all’inizio del mese. La rivalità tra il Sud del paese, ricco di petrolio e prevalentemente cristiano e animista, e l’indigente nord a maggioranza islamica, sembra acuirsi, tanto che molti capi politici e religiosi invocano un “Congresso Nazionale Sovrano”, per riscrivere la costituzione e salvare il paese dal collasso. “O si convoca ora una Conferenza Nazionale Sovrana, oppure faremo guerra, perché il governo federale ha fallito e il sistema ha collassato”, ha dichiarato il leader islamico Datti Ahmed, durante una protesta contro il massacro dei Musulmani. Secondo la Croce Rossa nigeriana, oltre 600 persone sono morte a Yelwa, quando le milizie cristiane Tarok hanno attaccato il piccolo villaggio, il 2 maggio, per uccidere i musulmani delle tribù Hausa e Fulani. I miliziani hanno sparato con fucili automatici, li hanno uccisi a colpi di machete e li hanno arsi vivi nelle loro case.
Il presidente Olusegun Obasanjo, fino a questo momento, ha respinto l’idea di convocare una conferenza nazionale che possa riscrivere la costituzione del 1999, affermando che il parlamento bicamerale è il soggetto migliore per trattare questi problemi. Tuttavia, la fiducia negli eletti è venuta meno, dopo le elezioni generali dello scorso anno, che sono state compromesse da frodi e inganni. Obsanajo si trova dunque sotto una crescente pressione, da parte di chi domanda una conferenza nazionale, la affinché sia possibile una discussione libera sui problemi che sempre più stanno destabilizzando il paese. I massacri etnici e religiosi non sono una novità per la Nigeria. Tuttavia, l’ultima esplosione di violenza sta andando a colpire, in questo paese di 126 milioni di persone, una situazione di crescente povertà, di progressiva Radic