6 febbraio 2017 ore: 11:25
Società

Contro il bullismo "fondamentale attivare reti dei servizi sociali"

Domani la Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, "occasione per promuovere una responsabilità collettiva". L'analisi del presidente Gazzi: punto di partenza ineludibile devono essere le azioni di prevenzione
Bullismo, ragazzo accovacciato

ROMA - “La prima Giornata nazionale contro il bullismo rappresenta una occasione straordinaria per richiamare l’attenzione su un fenomeno purtroppo presente non solo nelle classi o nelle scuole di bambini e ragazzi ma anche, e sempre più spesso, in rete. Esso si innesta nelle relazioni tra i minori e rende insicuro l’ambiente – sia fisico che telematico - in cui essi si trovano. Le strategie per fronteggiare il bullismo sono varie e articolate ma il punto di partenza ineludibile devono essere le azioni di prevenzione.” Così Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali alla vigilia della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.

“Nelle classi – dice ancora - si verificano sempre più spesso episodi nei quali ragazzi e bambini mostrano scarsa competenza emotiva e non sono in grado di affrontare il conflitto con il coetaneo come occasione di scambio, crescita e cambiamento. Ecco perché sono necessari interventi finalizzati allo sviluppo di quegli strumenti relazionali che possano permettere loro di attivare rapporti sani, rispettosi dell’altro e non violenti sul piano fisico e psicologico”. Per Gazzi la giornata contro il bullismo deve, quindi, essere l’occasione per promuovere una responsabilità collettiva individuando un sistema integrato di interventi a sostegno di tutti i soggetti coinvolti nel fenomeno attivando azioni di supporto alle vittime e alle famiglie con processi educativi responsabilizzanti rivolti agli autori del bullismo, percorsi di promozione del benessere nei contesti scolasti e – fondamentale – l’attivazione delle reti dei servizi sociali.

“La creazione a livello sociale di centri e luoghi di aggregazione giovanile e ludoteche - alternativi ai soli contesti scolastici - in cui la socializzazione tra pari acquista il valore centrale di benessere collettivo va senz’altro incoraggiata” dice ancora. “Una rete sociale in grado di mettere a confronto le responsabilità degli adulti – siano essi genitori o insegnati -  sui valori e sui modelli di comportamento che essi trasmettono e che certamente influenzano i comportamenti dei minori non può più essere rimandata”. “Purtroppo il bullismo – sottolinea ancora il Presidente degli assistenti sociali italiani - tende ad amplificare i propri effetti negativi agendo in rete, nei social e per via telematica assumendo le forme – per certi versi ancora più pericolose - di cyberbullismo. Per contrastarlo il Parlamento sta finalmente varando una apposita legge che a Montecitorio, alla quarta lettura,   sta per essere approvata definitivamente”.  “Il paese – conclude - ha assoluto bisogno di questa legge; mi auguro che i deputati avvertano questa necessità e si impegnino con responsabilità nei lavori in Commissione, prima, e in Aula, poi, per la sua rapida approvazione”.

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