Contro l'anoressia urgono modelli estetici positivi: la moda adotta l'autoregolamentazione
Anoressia ragazza misura la vita con centrimetro
ROMA – Gli aspetti di natura ambientale e socio-culturale nei disturbi del comportamento alimentare sono solo una con-causa, ma significativa, di un disagio complesso che ha basi psicopatologiche, rappresentano un "fattore di rischio" da non sottovalutare. Ne è convinto il ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive Giovanna Melandri, che ha proposto il "Manifesto nazionale di autoregolamentazione della moda italiana contro l’anoressia”. Il testo, appena approvato anche da Camera nazionale della moda italiana e da Alta Roma, sarà presentato ufficialmente venerdì prossimo nella capitale, alla presenza dei ministri Livia Turco ed Emma Bonino.
Avrà effetto immediato per coloro che lo sottoscrivono, e il ministero auspica il coinvolgimento di tutto il sistema della moda italiano, dagli stilisti alle agenzie di modelle, dai fotografi alle riviste specializzate ai make up artist. E, perché no?, anche dei pubblicitari.
La scelta del Manifesto poggia su un obiettivo principale: "trasmettere creativamente e costruttivamente modelli estetici positivi come strumento di prevenzione". Da qui l´impegno "a rivalutare un modello di bellezza sano, solare, generoso, mediterraneo, che l’Italia ha contribuito storicamente a diffondere a livello internazionale"; a chiedere "un certificato medico basato su una valutazione che evidenzi e tenga conto dei criteri scientifici e diagnostici in materia di disordini alimentari (tra cui l’indice di massa corporea)"; a "non far sfilare o posare modelle dal cui certificato medico risultasse l’evidenza di un disturbo alimentare conclamato"; a "non far sfilare modelle di età inferiore ai 16 anni"; a "promuovere presso i nostri Associati e le Aziende che sfilano l’inserimento generalizzato nelle collezioni delle taglie 46 e 48, perché crediamo che il tentativo di elaborare un modello estetico più florido non solo sia importante da un punto di vista culturale e morale, ma sia anche produttivo da un punto di vista commerciale".
Il percorso che ha portato alla proposta del Manifesto è iniziato da un intervento del ministro dei giovani su corretta alimentazione e stili di vita, spiegano al ministero, nel momento in cui Zapatero aveva appena introdotto la legge che vieta alle modelle con la taglia 38 di sfilare in passerella. L´eco e l´interesse suscitati ha portato il ministro anche ad incontrare alcuni specialisti che sul territorio italiano curano l´anoressia, quelli del centro di Todi e dell´ospedale Niguarda di Milano, a rendersi conto dei differenti approcci ad oggi esistenti, a evidenziare la necessità di una mappatura e di una moltiplicazione di questi centri.
Mentre è stato attivato il tavolo interministeriale "Guadagnare la salute" che interessa Salute, Istruzione, Politiche giovanili e sportive, il