24 febbraio 2016 ore: 11:17
Non profit

Disabili, anziani, famiglie: Poste Insieme investe nella solidarietà

Sono sedici i progetti finanziati in tutta Italia con 639 mila euro. La onlus, nata ad aprile dello scorso anno, ha l’obiettivo di utilizzare le risorse aziendali per creare una rete di volontariato in grado di aiutare persone in situazioni di disagio
Mani si aiutano

Roma - Aiutare i disabili a diventare indipendenti, reinserire nel mondo del lavoro ex detenuti, offrire assistenza agli anziani. Sono solo alcuni dei progetti che Poste Insieme onlus ha avviato per sostenere le politiche di inclusione e di solidarietà in Italia. Nata ad aprile dello scorso anno, la Onlus ha scelto di utilizzare le risorse aziendali per creare una rete di volontariato in grado di aiutare persone in situazioni di disagio. Da nord a sud sono state finanziate sedici associazioni diverse, presenti in dieci regioni, per un totale di 639 mila euro.

- Disabilità. Pertutelare i diritti delle persone con sindrome di Down e favorire il pieno sviluppo fisico e mentale, Poste Italiane onlus ha deciso di sostenere l’Associazione Italiana Persone Down di Pisa e avviare il progetto “Il Viaggio del Sig. Down nel Mondo dei Grandi”. L’iniziativa si divide in varie tappe, ognuna segue un percorso di autonomia attraverso momenti di supporto ai genitori dei ragazzi con sindrome di Down. Nel Lazio, invece, è stato avviato con 40 mila euro il progetto “Percorsi riabilitativi/culturali per disabili visivi” del Centro Regionale Sant’Alessio-Margherita di Savoia, l’unico istituto pubblico di assistenza e beneficenza per ciechi. Attraverso interventi mirati, si cerca di potenziare le abilità dei non vedenti.

Inserimento al lavoro. Con il “Progetto Servizio Bussola” dell’associazione Ala Milano onlus si cerca di inserire nel mondo del lavoro giovani, disabili, ex detenuti, vittime di tratta, migranti. La onlus opera in stretto contatto con il comune di Milano, con le Asl ma anche con le aziende private.

Detenuti e madri in carcere. Grazie al progetto “Mamma sempre e ovunque” dell’associazione C.I.A.O. i figli delle madri detenute in Lombardia potranno vivere in un ambiente fisico e psichico adeguato alla loro crescita. È l’unica realtà in Lombardia che accompagna le donne in carcere nel loro percorso educativo di madri di bambini con età compresa da 0 a 10 anni. Con la Comunità Papa Giovanni XXIII è stato, invece, avviato il progetto “Oltre le sbarre” che offre a minori e giovani degli Istituti di Pena di Catania e Acireale la possibilità di inserirsi in una famiglia e di vivere in un contesto diverso dalla realtà del carcere. In questo modo sperimentano sulla loro pelle cosa significa essere accolti e sono indirizzati verso dei percorsi personalizzati di inserimento al lavoro.  

Anziani. Sette sobborghi nel comune di Alessandria riprendono vita con il progetto “Salute e Servizi in rete”: grazie ad una rete di associazioni, si vuole garantire agli anziani una vita dignitosa includendoli nella comunità. In Liguria invece 19 comuni hanno aderito nell’iniziativa “Energie Resistenti” della Cooperativa Sociale srl onlus: l’obiettivo è quello di valorizzare le persone anziane, mantenendole socialmente attive e evitando situazioni di solitudine o di esclusione.

Povertà. Guarda alle famiglie con difficoltà economicail progetto “Emporio della solidarietà” della CRS Cooperativa Roma Solidarietà -Società Cooperativa Sociale onlus. Oltre a fornire un aiuto concreto, l’iniziativa si pone come obiettivo quello di trasformare lo spazio in cui il nucleo familiare accede per fare la spesa in un luogo di incontro dove sentirsi accolti e ascoltati. Il sostegno materiale è solo lo strumento per permettere alle famiglie di aumentare il proprio livello di autonomia: entrare all’emporio deve essere il primo passo per uscirne.

Minori. “Cambio se mi Scambio” è il progetto nato dalla collaborazione tra Sole Onlus e alcune realtà napoletane attive nel settore dell'educazione minorile nel quartiere di Scampia a Napoli. Offre ai minori la possibilità di conoscere un modello di vita alternativo all’illegalità e alla violenza. Il progetto “SOS Scuola” dell’Associazione Alveare per il Sociale Onlus, invece, ha coinvolto sei scuole in tutta Italia per educare gli studenti alla responsabilità nella relazione con il diverso. Gli studenti riqualificano gli edifici scolastici e recuperano degli spazi che diventano beni per la collettività durante la chiusura scolastica. Con 120 mila euro è stato, infine, finanziato il “Numero unico europeo per minori scomparsi” per far fronte all’emergenza dei bambini scomparsi. Operativo in Italia dal 2009 a seguito di un Protocollo d'intesa stipulato tra Telefono azzurro e il ministero dell'Interno, il servizio è attivo fino a 24 ore su 24, in lingua italiana e inglese, offre sostegno psicologico anche dopo il ritrovamento e attiva percorsi formativi per gli operatori del servizio.  

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