22 settembre 2020 ore: 15:15
Ambiente

Disabilità e mobilità sostenibile, studio racconta l’Italia del 2060

Le persone con disabilità over64, in forte aumento, non rinunceranno ad essere conducenti. Occorre riflettere su come i mezzi di trasporto, pubblico e non, potranno rispondere alle esigenze di questa popolazione. Strade più connesse e intelligenti e auto a guida autonoma potranno essere le risposte. Indagine Unipolis-Anglat

ROMA - Strade più connesse e “intelligenti”, auto a guida autonoma. Sono queste alcune delle risposte che una ricerca della Fondazione Unipolis, svolta in collaborazione con Anglat (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), cerca di dare per sostenere l’idea di un Italia più accessibile a tutti. Presentato durante la settimana europea della mobilità, lo studio intitolato “Il paradosso della mobilità” pone un accento importante sul diritto, per le persone con disabilità, all’accesso a modelli di sviluppo sostenibile che favoriscano spostamenti alla portata di ogni cittadino. Secondo il rapporto, infatti, nel 2060 il numero delle persone con disabilità aumenterà del 25%, per un totale di quattro milioni, mentre oltre due milioni di persone disabili utilizzeranno regolarmente mezzi di trasporto; di questi, uno su due sarà conducente d’auto. I risultati dello studio sono stati presentati nel corso di un evento, svoltosi a Bologna, da Marisa Parmigiani, Fondazione Unipolis, Fausto Sacchelli, Fondazione Unipolis, Roberto Romeo, ANGLAT, Sara Fulco, Angolazioni Rotonde, Marco Monesi, Città Metropolitana di Bologna.

“La pubblicazione affronta il tema di un diritto che è tra quelli fondamentali per le persone con disabilità: la mobilità personale - afferma Roberto Romeo, presidente Anglat -. Le prospettive di reale bisogno di mobilità nei prossimi anni, devono renderci consapevoli sulla necessità di realizzare a livello di Paese, interventi strutturali che pongano al centro la mobilità e l’accessibilità per le persone con disabilità. Progetti che sarebbe auspicabile integrare tra quelli da presentare, a breve, all’Europa”.

I dati riportati nel rapporto non sono positivi: lo studio delinea un calo del 10% degli abitanti della penisola (55 milioni rispetto ai 60 attuali) e un invecchiamento sensibile della popolazione, con gli over 74 che cresceranno del 70%.  Aumenterà anche il numero delle persone con disabilità, passando dall’attuale 5,2% sul totale della popolazione, al 7,2%. Inoltre, la schiera dei disabili over 64 aumenterà del 51%, passando da 2 a 3 milioni e, fra questi, gli over 74 arriveranno a 2,5 milioni. Nel confronto con il 2060, come evidenziato, sono gli over 64 in crescita e questo trend riguarderà anche il dato relativo all’uso dell’auto: la persona con disabilità, anche se over 64 e soprattutto se over 74, non rinuncerà a essere conducente. In questo scenario, occorre riflettere su come i mezzi di trasporto pubblico e non potranno rispondere alle esigenze di questa popolazione, evolversi, e diventare un elemento costitutivo delle future comunità sostenibili.

 

 

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