Endoscopia e neuronavigatore, una nuova cura per l'ernia al disco
Roma - A Siracusa arriva un metodo innovativo per il trattamento delle ernie discali grazie all'uso combinato di endoscopia e neuronavigatore. Grazie a questa tecnica, applicata a pazienti che soffrono di ernie del disco sintomatiche, si puo' asportare il frammento erniato tramite un accesso di circa un centimetro a livello della colonna vertebrale, raggiungendo una particolare zona chiamata 'forame di coniugazione'. Durante l'intervento il paziente viene messo in posizione prona, quindi si accede tramite endoscopio e si procede con la rimozione.
Operativo presso la clinica 'Villa Azzurra' a Siracusa (in Sicilia) il dottor Luigi De Geronimo, classe 1978, e' il piu' giovane neurochirurgo italiano esperto nella nuova tecnica mini invasiva per il trattamento delle ernie discali e l'unico ad eseguirla in sede. "Attualmente sono diverse le regioni italiane interessate- dice De Geronimo- ma a causa della lunga curva di apprendimento, non tutti i medici riescono a portare a compimento l'apprendimento della tecnica. Il primo approccio di molti colleghi di tutta Italia e' quello di venire a Siracusa per assistere agli interventi che eseguo in clinica". L'esperto fa quindi sapere di operare a Villa Azzurra "in media 10 ernie al mese, meta' delle quali in endoscopia. A mio parere questo genere di chirurgia e' il futuro".
L'ernia del disco lombare sintomatica e' una patologia degenerativa del disco intervertebrale che si manifesta con un quadro clinico caratterizzato da mal di schiena, radicolopatia compressiva sciatica o crurale e limitazione o impotenza funzionale. Secondo l'Istituto superiore di Sanita' in Italia, intanto, ogni anno vengono eseguiti circa 30mila interventi chirurgici per tale patologia e il 90% della popolazione almeno una volta nel corso della vita soffre di lombalgia legata a ernia del disco. La fascia piu' colpita e' quella che va dai 20 ai 50 anni con lieve prevalenza nelle donne.
LA NEURONAVIGAZIONE APPLICATA ALL'APPROCCIO ENDOSCOPICO
A rendere ancora piu' rivoluzionaria la tecnica endoscopica e' la sua combinazione con il neuronavigatore. L'accesso al neuroforame avviene infatti con l'ausilio di questo strumento, gia' usato per gli interventi al cranio e alla colonna vertebrale, su cui viene caricata la tac del paziente. Una tecnica innovativa, che consente di visualizzare la posizione dell'ernia e raggiungerla riducendo al minimo l'esposizione del paziente, e quella degli operatori, ai raggi x.
VANTAGGI E LIMITAZIONI
I vantaggi di questa procedura sono molti, ad esempio non avere alcun danno muscolare (essendo i muscoli dilatati e non tagliati) e un minore dolore post operatorio. Questo consente una mobilizzazione precoce del paziente che e' in grado di alzarsi lo stesso giorno dell'intervento. La tecnica endoscopica puo' essere eseguita in anestesia spinale e quindi applicata a tutti quei pazienti con controindicazioni all'anestesia generale. Inoltre ha un minor rischio di infezione e di fistola liquorale, non comporta nessuna compromissione della stabilita' vertebrale e garantisce un ottimo risultato estetico. (DIRE)