Genova destina alloggi per gli ex tossicodipendenti
Genova vista dal porto
GENOVA – Gli assessori comunali Bruno Pastorino e Roberta Papi - rispettivamente con delega alle politiche della casa e ai servizi sociali - hanno spiegato in un incontro con la stampa le ragioni che sottostanno a un nuovo progetto integrato tra i loro assessorati. Si tratta di un progetto che destina immobili comunali a canoni ridotti ad enti e associazioni che svolgono attività di interesse sociale. In particolare in questo primo anno di sperimentazione il Comune assegnerà quattro alloggi alle seguenti realtà che si occupano di tossicodipendenza: Afet Aquilone, Centro di solidarietà, Comunità di San Benedetto al Porto e cooperativa Maris.
Le prime sistemazioni sono state individuate in due appartamenti siti in Valpolcevera e due in Valbisagno. “Si tratta di case nella disponibilità patrimoniale dell’amministrazione civica ma non sono alloggi di edilizia residenziale pubblica”, precisa l’assessore alle politiche della casa Bruno Pastorino. Gli immobili saranno ristrutturati dagli enti destinatari e ogni alloggio ospiterà dalle due alle quattro persone. Il periodo di permanenza previsto per i singoli beneficiari è di sei mesi, passato questo tempo il posto nell’abitazione sociale sarà reso disponibile – compatibilmente con la realizzazione di un progetto di vita autonomo - ad un'altra persona che abbia completato il proprio percorso in comunità. Gli appartamenti, infatti, saranno abitati da ex tossicodipendenti giunti con successo al termine del percorso di recupero in comunità. Il progetto, nuovo in Italia, sarà sottoposto a verifica tra un anno e, in caso di buon esito, potrebbe vedere aumentato il numero di alloggi messi a disposizione dal Comune con questa formula agevolata. L’assessore Papi ha auspicato che questa politica d’integrazione abitativa e sociale possa estendersi, dopo la fase di sperimentazione, ad altre fasce di persone in difficoltà. (anr)