Gianni Bottalico e Francesco Rocca alla presidenza di Acli e Croce Rossa
Francesco Rocca e Gianni Bottalico
Nato a Bari, Bottalico vive a Seregno (Mb). È stato presidente delle Acli provinciali di Milano, Monza e Brianza dal 2004 al 2012. Ha collaborato in particolare con il cardinale Dionigi Tettamanzi per il progetto del Fondo diocesano di solidarietà per le famiglie colpite dalla crisi e della disoccupazione. Nel maggio del 2012, in occasione dell’ultimo Congresso nazionale delle Acli, era stato eletto vicepresidente nazionale, con delega alla Comunicazione.
Lo stesso Consiglio nazionale ha approvato la composizione della nuova presidenza come proposta dal neo-presidente. Essa è composta da: Stefano Tassinari vicepresidente vicario (Vita cristiana, Economia e Lavoro, Coordinamento di programma, Terzo settore), Paola Vacchina (Patronato, Enaip, Formazione di sistema), Alfredo Cucciniello (Pace, Cittadinanza attiva, Servizio civile), Michele Consiglio (Politiche estere, Reti internazionali), Emiliano Manfredonia (Sviluppo associativo, Coordinamento Associazioni specifiche), Paola Villa (Innovazione e progettazione sociale, Volontariato), Antonio Russo (Legalità, Coesione territoriale). Eletto anche il nuovo segretario generale, Michele Mariotto. Al presidente restano le deleghe a Comunicazione di sistema, Funzione Studi, Fondazione Achille Grandi per il Bene Comune, oltre alla presidenza del Caf Acli.
Nel suo intervento da neopresidente, Gianni Bottalico ha rivolto la sua attenzione al Paese offrendo una lettura dell’attuale situazione: “L'Italia vive giorni di bufera: noi ben lo sappiamo, perché viviamo tra la gente e ci accorgiamo delle difficoltà dei nostri concittadini. Non ci sottrarremo al nostro compito, staremo anche nella "bufera politica" di questi giorni rivendicando la nostra autonomia e il nostro pluralismo”.
Per Bottalico è la “responsabilità” a dover accompagnare l’azione di governo delle Acli: “Governare nella bufera è la vera sfida di oggi, che ci chiama ad un serio impegno per il futuro. Questo significa fare delle scelte di responsabilità più che di protagonismo. Responsabilità significa saper rispondere a chi ci ha preceduto, alla memoria e alle fatiche compiute dai nostri padri, ma anche a chi verrà, ai nostri giovani e ai nostri figli”.
E le Acli del futuro, nelle intenzioni del loro nuovo presidente sono un punto di riferimento per la comunità, attente alla politica e al lavoro, vicine alla fasce deboli della popolazione, capaci di lavorare dall’interno per il Paese e di guardare all’Estero: “Vogliamo Acli sempre più orientate verso la comunità, perché viviamo in un Paese in cui si sono sciolti i legami materiali e simbolici e c'è bisogno di ricostruire reti di relazioni e di senso; vogliamo Acli più attente ad una politica che riconquisti la sua dimensione sociale e lavorativa; vogliamo Acli che sanno essere un punto di riferimento per i problemi delle donne e degli uomini che lavorano; vogliamo Acli aperte ai giovani, alle donne, agli stranieri, alle famiglie; Acli più locali e allo stesso tempo più internazionali".
Cambio alla Croce Rossa. Francesco Rocca, 46 anni, è il nuovo presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, eletto sabato dall'assemblea straordinaria dei vertici locali, provinciali e regionali riuniti al Teatro Italia di Roma. Vicepresidenti sono state elette Anna Maria Colombani e Maria Teresa Letta.
Si chiude così il commissariamento dell'associazione, che ha avuto inizio nel novembre 2008, e si entra nella nuova fase del processo di riordino.
Con l'elezione del presidente nazionale e dei due vice presidenti da parte dell'assemblea formata da tutti i vertici locali, continua il percorso descritto nel Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 settembre 2012 e che porterà alla costituzione di una Croce Rossa Italiana associazione di diritto privato.
La Croce Rossa (la più grande associazione umanitaria in Italia, con i suoi 139 mila volontari, e nel mondo con circa 98 milioni), ha operato sotto commissariamento per 24 degli ultimi 34 anni. Francesco Rocca è il 24° presidente della Croce Rossa Italiana, dal 1864, anno della nascita dell'Associazione in Italia, ad oggi. E’ il Commissario straordinario della Croce Rossa Italiana dal 12 novembre 2008. Nominato con Decreto del Presidente del Consiglio, è stato anche Direttore per 5 anni dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma, inaugurando l'importante struttura ospedaliera. Rocca ha anche guidato il Dipartimento Politiche Sociali del Comune di Roma.
Da sempre impegnato nel mondo del volontariato, ha maturato come volontario della Caritas un'esperienza pluridecennale nell'area dell'assistenza ai migranti e del disagio giovanile, contribuendo alla creazione, progettazione e avvio di tre case famiglia per minori e di un centro di pronta accoglienza per adolescenti. Negli anni '90 ha partecipato alle attività di volontariato per i rifugiati con il Jesuit refugees service oltre al servizio volontario per i disabili nell'ospedale Cottolengo di Torino. Inoltre è stato anche in Etiopia con una Ong locale come volontario per le attività per i più vulnerabili.
Francesco Rocca è stato anche a capo del Dipartimento Sociale, Sanitario e Socio-Sanitario della Croce Rossa e nel corso di questo incarico ha guidato la missione umanitaria della CRI in Georgia durante la crisi dell'agosto 2008.