"La mafia si combatte con la libertà": gli studenti ricordano Falcone e Borsellino
PALERMO - Colori, musica e danza hanno animato la manifestazione che si è svolta oggi al Villaggio della Legalità allestito a piazza Magione a Palermo per il 25° anniversario della morte di Falcone e Borsellino. Nella grande piazza Magione, oltre all'area giochi, al palco per le esibizioni, ai punti ristoro e agli spazi per i laboratori artistici è stata inserita anche una lunga fila di pagode informative sulle associazioni più note presenti in città: Addiopizzo, il centro Padre Nostro, Libera, Agesci, centro studi Paolo Borsellino e tante altre. Tra i laboratori artistici il più originale è stato quello degli studenti che in queste ore stanno preparando un'infiorata sui disegni di Falcone e Borsellino. "In collaborazione con l'associazione maestri infioratori di Noto - dice Nicoletta Li Pani preside dell'Itet Pio La Torre di Palermo - e l'associazione InfioriItalia proponiamo la realizzazione di un tappeto di fiori sulla foto più rappresentativa di Falcone e Borsellino a cui stanno collaborando anche i nostri ragazzi con grande entusiasmo. Per la mia scuola essere presenti in questa forma artistica è una novità assoluta che ci dà allegria e soddisfazione".
- "E' la prima volta che partecipo a questa giornata è sono molto emozionata - dice Sofia di 13 anni della scuola media San Domenico Savio di Catania -. E' molto importante che tutti insieme possiamo rappresentare in questo modo oggi la legalità perché anche con la gioia di questi momenti possiamo fermare la mafia".
C'è poi il gruppo di studenti dell'istituto tecnico industriale di Milazzo (Me) che dipinge con tanti colori alcuni tessuti dove vengono scritti messaggi significativi. "Per me questi colori che dipingiamo - spiega Alessia di 15 anni - rappresentano la libertà che ci stanno dando per riuscire a sperimentare nuove esperienze e nuove emozioni. E' un modo per dire che vogliamo combattere chi si metterà contro di noi con la mafia. Dobbiamo andare avanti sempre più forti di prima a partire dai colori che non sono solo neri e rossi ma anche tanti altri. La mafia si combatte anche con i colori, con la felicità e con la libertà".
Anche i bambini più piccoli della scuola elementare Alcide De Gasperi di Palermo colorano dei disegni su dei grandi cartelloni. "Nessuno deve rimanere in casa perché è una giornata troppo bella - racconta Carlotta di 8 anni -. Le cose brutte della vita come la mafia si possono combattere anche con i nostri disegni. Abbiamo disegnato i nostri eroi che sono Falcone, Borsellino ma anche tutti gli altri personaggi onesti e seri che incontriamo nella nostra vita".
"E' fondamentale che i bambini possano partecipare a questi momenti - sottolinea anche l'insegnante Carmen Zito dell'istituto comprensivo Tomasi di Lampedusa di Boccadifalco - perché bisogna piantare fin da subito i semi buoni che si spera in una terra molto difficile come la nostra possano riuscire a dare buoni frutti. Il male si combatte soprattutto con giornate di festa in cui la scuola partecipa attivamente per la crescita di questi bambini che devono sperare in una società diversa".
Alla manifestazione hanno partecipato Rita Borsellino e don Luigi Ciotti. "Molti passi avanti sono stati fatti ma la strada è ancora tutta in salita - afferma con forza don Luigi Ciotti -. La legalità deve passare anche dal riconoscimento dei servizi e dalla lotta alla povertà. Dobbiamo costruire una società che parta in primo luogo dai diritti dei più deboli. La parola legalità è stata abusata perché è diventata un idolo mentre ci si è dimenticati come diceva Giovanni Falcone che la lotta alla mafia è lotta di civiltà. Pensiamo a milioni di persone in povertà che sono senza lavoro, giovani che non sanno cosa fare e politiche giovanili insufficienti. In 25 anni non voglio dimenticare le cose belle che ci sono ma è anche vero che c'è tanto da fare ancora. La legalità non deve diventare una bandiera che tutti usano perché c'è bisogno di responsabilità che chiediamo alla politica e alle istituzioni ma che dobbiamo chiedere anche alla nostra coscienza". (set)