14 giugno 2017 ore: 11:30
Società

Bologna, immobile abbandonato diventa centro per la cultura e la creatività

Ripartire da società, cultura e welfare: a Bologna nasce "InStabile Portazza" un centro civico chiuso da 30 anni. Obiettivo? Trasformarlo in un hub creativo per le attività socioculturali del quartiere e della cittadinanza. Domani al via la rassegna di cine-documentari
"InStabile Portazza" a Bologna

BOLOGNA - Un luogo d’incontro per gli abitanti di un quartiere e un centro per la creatività e le iniziative delle associazioni sociali e culturali bolognesi: questo è “InStabile Portazza”, il nuovo community creative hub di via Pieve di Cadore 3, ricavato da un immobile abbandonato del complesso di edifici popolari della Portazza e riqualificato dopo 3 anni di lavori. Il 27 maggio scorso con l’open day inaugurale è nato il centro “InStabile Portazza”. Le attività partiranno il 15 giugno, con i cine-documentari realizzati dagli studenti delle “Laura Bassi”.

Un edificio abbandonato può recuperare se stesso e riaprirsi alla cittadinanza? Sì, secondo chi si è impegnato nella realizzazione di InStabile Portazza e chi sta organizzando le iniziative che rivitalizzeranno l’ex centro civico. Un’occasione per trasformare uno stabile inutilizzato in un punto di aggregazione e di impegno civico, dopo 30 anni di abbandono. Nel 1984, avevano chiuso definitivamente le scuole elementari che avevano sede nello stabile e per 3 decenni nulla vi era più stato fatto. Nel 2014, poi, gli abitanti della zona, riunitisi tramite una social street, decidono di recuperare il centro civico. Il progetto dei cittadini trova l’appoggio di numerose realtà locali, quali Pro.Muovo e Coop Adriatica, e la collaborazione di Architetti di strada e dell’Amministrazione comunale. “Sono stati il Comune di Bologna e Acer, proprietaria dell’immobile, che hanno trovato l’accordo per dare vita a ‘InStabile Portazza’ – afferma Luca Vandini, dell’associazione Architetti di strada, che ha seguito la ristrutturazione dello stabile – la parte ancora recuperabile dell’edificio in cambio della sua riqualificazione”.

Dopo 3 anni di lavori, il centro civico della Portazza ha recuperato se stesso e ha ripreso vita, grazie anche alle associazioni sociali e culturali che hanno creduto nell’iniziativa. “La volontà comune, oltre a restituire alla cittadinanza un centro civico che per lungo tempo è rimasto inutilizzato – continua Vandini – è creare un Community creative hub, che unisca l’incontro tra i cittadini alla rivitalizzazione socioculturale del territorio”. Infatti, “InStabile Portazza” è già una realtà importante nel contesto associativo di Bologna, collaborando con circa 30 associazioni del territorio bolognese, tra cui Metro-polis, Euricse, Architetti Bologna, Audis, Camelot officine cooperative, Ozono e la velostazione Dynamo. “È un progetto con il quale condividiamo le finalità –, sostiene Mattia Macchiavelli, presidente di Metro-polis – Ridare vita agli spazi partendo dal basso è un progetto molto coraggioso e di grande rilevanza civica”.

È proprio con Metro-polis che “InStabile Portazza”, con l’ulteriore collaborazione del Cineclub Bellinzona e con il Corso Doc-Laura Bassi, dà il via a una delle prime iniziative nel neonato centro civico di via Pieve di Cadore: si tratta della rassegna “Cinena INgiardino”, tre serate (una al mese, a partire dal 15 giugno) dedicate alla proiezione dei docufilm realizzati dagli studenti che hanno partecipato al corso documentaristico-cinematografico del liceo “Laura Bassi”. (Simone Lippi Bruni)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news
Giugno
LunMarMerGioVenSabDom
262728293031123456789101112131415161718192021222324252627282930123456
Giugno
LunMarMerGioVenSabDom
262728293031123456789101112131415161718192021222324252627282930123456