Cri Emilia-Romagna: “Non si sa ancora quanto durerà la fase emergenziale”
Terremoto in Emilia Romagna. Maggio 2012
“Le altre difficoltà nascono “dalla promiscuità della vita in tenda, dal terreno un po’ accidentato che non aiuta chi ha problemi a camminare o chi sta in carrozzina e dal clima”: pioggia battente oppure il caldo umido tipico della Bassa. “Ma ho visto grandissima solidarietà, a differenza di altre realtà che ho vissuto in tanti anni di attività. La cultura contadina e l’aria familiare del piccolo comune dove tutti si conoscono aiutano”. Anche se “la gente adesso è ancora spaventata, e la paura vince tutte quelle problematiche che in genere emergono sul lungo termine”, conclude Camorati. Per il resto “cerchiamo di tutelare maggiormente le fasce più deboli: anziani, disabili, persone in dialisi, donne in stato gravidanza e celiaci”. Nelle zone colpite dal sisma la Croce rossa italiana è impegnata, insieme alle Asl e alla Protezione civile, nelle attività di soccorso e assistenza psico-sociale alla popolazione in 21 campi di cui uno, quello di Concordia sulla Secchia (Modena), gestito direttamente. Al lavoro ci sono 200 volontari della Cri, 30 automezzi (tra ambulanze e veicoli logistici in supporto ai vigili del fuoco), una squadra di supporto emergenza psicologica e un team di 6 volontari per il servizio di clowneria e animazione.
I punti medici avanzati invece, che sostituiscono gli ospedali evacuati e gli ambulatori dichiarati inagibili, sono gestiti dalle Asl. Nel modenese, ad esempio, anche i servizi per la Salute mentale adulti e le dipendenze patologiche si sono trasferiti all’aperto. A Carpi sono stati collocati in 2 tende vicino il posto medico, mentre la Neuropsichiatria infantile si è trasferita nella scuola dell'infanzia “Zigozago” (via Benassi). A Mirandola si trovano sotto la tensostruttura di colore bianco di fronte al Centro servizi di via Smerieri. A Finale Emilia, invece, per le attività di salute mentale adulti sono presenti un infermiere e un medico psichiatra in determinate fasce orarie e su richiesta. E sempre sul versante sanitario, ieri la Regione Emilia-Romagna ha deciso l’esenzione da tutti i ticket per i residenti nei comuni danneggiati dal terremoto, i lavoratori (e familiari a carico) che hanno perso il lavoro in quanto occupati in imprese che hanno subito danni dal sisma, l’assistenza primaria gratuita per gli sfollati che vivono in zone temporanee di abitazione, 150 milioni di euro alle Aziende sanitarie per il pagamento immediato dei fornitori, la possibilità di ampliamento dei posti in residenze socio-sanitarie, comunità e servizi educativi per l'infanzia, la sospensione del pagamento delle sanzioni amministrative per le imprese. (mt)