La presidente Maggi sull'inaugurazione della culla termica all’ospedale di Careggi: ''Non sappiamo in che condizioni la madre partorisce''. Più sicuro partorire in ospedale in anonimato
FIRENZE - “Le culle termiche non tutelano la salute della madre e del bambino perché non sappiamo in che condizioni la madre partorisce”. Così Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto degli Innocenti, all’indomani dell’inaugurazione della culla termica all’ospedale di Careggi dove le madri in difficoltà possono scegliere di abbandonare il loro figlio. “Credo che la cosa più importante per tutelare sia i bambini che le mamme sia il parto in anonimato, possibile anche se la madre è un’immigrata irregolare. In questo modo la salute di entrambi è maggiormente tutelata perché il parto avviene in ospedale, viceversa, con l’abbandono nella culla, non si conoscono le condizioni in cui avviene il parto e non sappiamo nulla del periodo perinatale e di tutto quello che accade attorno all’evento nascita”. Ad oggi sono presenti culle termiche come quella di Careggi presso l’ospedale Federico II di Napoli, l’ospedale del Ponte di Varese, l’ospedale maggiore di Parma e l’azienda ospedaliera di Padova. “In Toscana – conclude Maggi – c’è la legge regionale ‘Madre sicura’ che consente di partorire in ospedale in totale sicurezza e in totale anonimato. Credo che, prima di ricorrere alle culle termiche, vada incentivato questo metodo”.