Cittadinanza, la Commissione adotta il testo Bertolini. In aula il 22 dicembre
Roma - La commissione Affari costituzionali della Camera, a maggioranza, adotta il testo Bertolini sulla cittadinanza, che mantiene il tetto dei dieci anni per acquisirla. Lo dice il deputato finiano Fabio Granata che con il collega Andrea Sarubbi del Pd, e ad altri parlamentari di entrambi gli schieramenti aveva presentato emendamenti bipartisan per 'ammorbidire' la proposta della relatrice. Granata spiega che a votare a favore sono stati la Lega e il Pdl. Unica contrarieta' nella maggioranza, sottolinea, la sua. Pd, Idv e Udc hanno votato contro. Granata apre pero' sulla possibilita' di un rinvio dell'esame in aula: "Noi non vogliamo che il tema della cittadinanza sia condizionato pesantemente dal clima delle elezioni regionali. Non saremo noi a pressare prima del voto". Sulla possibilita' che la legge sulla cittadinanza slitti a dopo le regionali del 2010, Fabio Granata (Pdl) aggiunge: "Per due mesi di differenza non vogliamo sprecare il percorso fatto, quindi preferiamo che l'approvazione di una legge importante e di sistema come questa avvenga dopo le elezioni".
Con un accordo tra i tutti i gruppi si e' deciso di ritirare gli emendamenti e di ripresentarli direttamente in aula. La relatrice, Isabella Bertolini, aveva comunque espresso parere negativo sulle circa 40 proposte di modifica, che puntavano soprattutto sulla questione 'minori'. Il Pd ha gia' annunciato che in aula presentera' un proprio testo alternativo alla proposta Bertolini. Il testo Pd ricalchera' la pdl a prima firma Bressa, che prevede, tra le altre cose, il passaggio dallo 'ius sanguinis' allo'ius soli' (diventa cittadino di diritto chi nasce sul territorio italiano). Adottato il testo base, in commissione Affari costituzionali della Camera, dopo i pareri delle altre commissioni, si passera' al voto per il mandato al relatore a riferire in aula dove il provvedimento e' atteso martedi' 22. L'esame delle nuove norme sulla cittadinanza e' stato calendarizzato il 22 dicembre nell'aula della Camera. E' quanto ha deciso la capigruppo di Montecitorio. Il 22 pero' si avviera' solo la discussione generale, l'esame vero e proprio riprendera', a quanto dice, Fabio Granata (Pdl), probabilmente dopo le elezioni regionali. Le norme sulla cittadinanza in effetti non compaiono nel ccalendario di gennaio che e' stato approvato in capigruppo. Granata dice: "E' molto probabile che il testo venga rimandato dal presidente della Camera alla commissione di merito per un approfondimento". (DIRE)