Le toghe e i clochard: avvocati e Procuratore incontrano i senza dimora di Milano

MILANO - Forse l'apertura di uno sportello legale per dare informazioni ai senza tetto. Forse il primo passo verso un accordo con i magistrati, sulla messa in prova su lavori di pubblica utilità, per chi vive per strada e ha commesso reati di piccola entità. Di certo un'occasione per parlare con quella popolazione “nascosta” della città. L'Ordine degli avvocati di Milano e il capo della Procura meneghina, Francesco Greco, hanno scelto un luogo insolito per darsi appuntamento. Alle 17 di oggi saranno all'Oasi del Clochard di Milano di via Lombroso. Nel centro di accoglienza per senza dimora gestito dalla storia associazione di volontariato City Angels. “Mettere le nostre competenze a disposizione degli ultimi” ha dichiarato il Presidente dell'Ordine, Remo Danovi, in una nota. In via Lombroso potrà prendere vita un percorso di “sensibilizzazione degli avvocati milanesi”. Lo dice Carmelo Ferraro, avvocato e direttore generale dell'Ordine di Milano oltre che Presidente del “Comitato MI'mpegno”, associazione socio-culturale gemellata proprio con i City Angels. È lui che avuto l'idea. Ne ha parlato con Remo Danovi e si è trovato il modo di invitare anche il Procuratore Capo di Milano, l'ex “Mani Pulite” e capo del dipartimento crimini economici dell'ufficio giudiziario milanese, Francesco Greco. Perché? “Due figure sono fondamentali dentro ai nostri centri – dice Mario Furlan, Presidente dei City Angels –: il medico e l'avvocato”. La seconda perché ci sono stranieri che possono avere bisogno di informazioni sui permessi di soggiorno oppure italiani che sono finiti a vivere sul marciapiede per mille motivi, legati anche all'amministrazione della giustizia: “Cause di lavoro che li hanno messi in strada, separati o divorziati, sfratti”. Queste le principali ragioni elencate da Furlan che possono aver spinto nel vortice della marginalità una persona. In questi giorni se ne vedono tanti a Milano di senza dimora. È iniziato il piano freddo e “c'è tanta gente in strada, un aumento degli stranieri, sopratutto africani, che spesso non sanno nemmeno a chi rivolgersi, non conoscono l'esistenza del Centro aiuto Stazione centrale (Casc) che smista le persone sui 2.700 posti disponibili nei dormitori a Milano”. Di questi circa 200 si trovano proprio all'Oasi del Clochard di via Lombroso, estrema periferia est del capoluogo lombardo. Il presidente dei City Angels annuncia anche un ulteriore intervento notturno: “Dal 3 dicmebre al 31 gennaio avremo anche quest'anno a disposizione un autobus lungo 17 metri che Atm ci mette a disposzione”. Lo chiamano “La casa degli angeli”, per quando il freddo picchia duro e si possono trasportare più cibo, coperte, vestiti e permettere a chi non ha una casa di rifocillarsi o riscaldarsi più a lungo.

Oggi invece è il turno dei giuristi. Per l'avvocato Ferraro sarà questo incontro l'occasione per “un primo colloquio con il Consiglio dell'ordine e diversi avvocati rappresentanti di associazioni per trattare di argomenti interessanti: dall'apertura di sportelli legali per senza dimora fino alla possibilità di discutere dei lavori di pubblica utilità per quella popolazione che rappresenta la parte più fragile di Milano”. Il luogo potrebbe essere di buon auspicio: i City Angels sono stati la prima associazione nel 2000 ad avere un accordo con il tribunale meneghino per la messa in prova sui lavori socialmente utili. “È inutile mettere in carcere una persona per un piccolo reato – chiude Furlan –: così lo trasformi in un criminale”(Francesco Floris)