18 giugno 2015 ore: 14:12
Economia

Case popolari, piano vendita a Milano: 71 alloggi all'asta e altri 500 in fase di cessione

Sono i numeri dell'operazione straordinaria cominciata dall'azienda Aler per ripianare il buco di bilancio. Secondo la dirigenza ormai sono lontani i tempi degli sprechi. Per una riforma della legge 27, tra le cause del buco di Aler, si dovrà però attendere almeno dopo l'estate
Case popolari a Milano

MILANO – Niente più equazione Aler uguale sperpero. È questo il messaggio che lanciano Giulio Gallera e Gianvalerio Lombardi, sottosegretario alla Regione e presidente di Aler. L'azienda lombarda di edilizia residenziale continua la vendita di alloggi cominciata circa sei mesi fa. L'obiettivo, con la sola vendita all'asta, è di recuperare 6-7 milioni di euro. A questi se ne aggiungeranno un'altra decina, per il cui incasso sarà necessario più tempo, con la vendita ad inquilini. Per la prima opzione sono 71 le transazioni completate, a cui si aggiungono altre 500 procedure di vendita avviate con la seconda modalità. Tra gli alloggi in vendita ci saranno anche 11 villette in stile liberty risalenti agli anni '20 che si trovano in via Del Sarto. L'azienda vuole vendere il pacchetto per intero a qualche immobiliare. "Secondo i nostri calcoli la maggior parte dei morosi colpevoli rientra nelle fasce più alte di canone (oltre i 225 euro al mese, ndr)", precisa il presidente Lombardi.

La Regione ha poi stanziato 11 milioni di euro per il recupero di 400 alloggi (100 dei quali sotto soglia). Altri 200, con il finanziamento regionale, sono stati ristrutturati. Intanto Aler comunica anche di aver liquidato le società controllate, che tanto sono costate in termini di buco di bilancio. Per ora l'operazione però si è conclusa solo per CSI srl, società in carica della gestione dell'energia.

La direzione di Aler sottolinea ancora il peso della morosità nei conti dell'azienda: 200 milioni di euro è la stima della perdita. La legge 27 del 2009 vincolava il bilancio della controllata di Regione Lombardia alla riscossione dei canoni. Ogni moroso, quindi, contribuisce all'indebitamento e non ci sono ancora previsti meccanismi di compensazione con fondi di provenienza pubblica. Il sottosegretario Gallera assicura che "l'assessore alla Casa Fabrizio Sala sta lavorando alla riforma della legge 27" e prevede a fine estate una prima discussione. Aler da una prima stima in base ai 500 sopralluoghi effettuati nei quartieri popolari di sua competenza stima che almeno un terzo degli inquilini siano morosi colpevoli. Circa 40 mila inquilini hanno infatti un canone mensile che è sotto i 120 euro al mese, cifra abbordabile secondo la dirigenza.

Aler poi afferma che negli ultimi sei mesi ci sono stati 524 tentativi di nuove occupazioni di cui 140 si sono conclusi con l'ingresso dell'abusivo. A questo l'azienda ha risposto con 384 sgomberi in flagranza e altri 74 programmati. (lb) 

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