Lo chiede la mamma del ragazzo che frequenta la I° C, al secondo piano della media Bernacchia di Termoli. “Se non si troverà una soluzione mi metterò davanti alla scuola e non farò entrare nessuno. Mio figlio ha diritto di andare a scuola in sicurezza"
TERMOLI - Spostare a piano terra la I° C della scuola media Bernacchia nelle quale studia un ragazzo affetto da distrofia muscolare. A chiederlo la mamma del giovane, Carmela Zona che insieme al preside dell’istituto, Giuseppe Colombo, che ha fatto richiesta alla dirigente della scuola elementare Principe di Piemonte Maria Rosaria Cordisco, stabile che accoglie anche la scuola media, tre aule per trasferire la classe del bimbo che si trova sin dall’inizio dell’anno al secondo piano. “Da mesi aspettiamo una soluzione - ha spiega la signora Zona al quotidiano on-line primonumero.it -. Siamo a metà anno scolastico, e mio figlio Luca segue ancora le lezioni al secondo piano. Mi chiedo, se dovesse succedere un’emergenza e scattasse l’evacuazione dell’edificio, come fa a uscire dalla scuola? C’è un problema grave di sicurezza. Il bambino ogni giorno raggiunge la classe in ascensore. Sta vivendo molte difficoltà, non riesce neanche a mangiare. Tra l’altro non ha neanche più il computer per svolgere le attività didattiche, che invece dovrebbe accompagnarlo per tutto il percorso formativo. Il sussidio informatico era stato acquistato dal Comune, su mia richiesta. L’istanza era stata accolta nel dicembre del 2007, dopo tanta attesa. Luca lo ha utilizzato fino alla quinta elementare, poi terminata la scuola il pc è rimasto alla Principe di Piemonte, nonostante le nostre legittime istanze”.
L’edificio in questione è occupato per i tre quarti dalla scuola elementare elementari (290 alunni) e per la restante parte dalla media che ha le sue e dieci classi tutte piene. Per questo è stato chiesto la disponibilità del piano terra in cui alloggiare la classe in cui studia Luca. A questo livello dell’edificio però c’è un’altra aula, con una classe con un altro bimbo disabile; e poi la scuola elementare ha già dato parere negativo alla cessione delle aule. Ma la mamma del piccolo Luca non demorde e conclude: “Se non si troverà una soluzione mi metterò davanti alla scuola e non farò entrare nessuno. Mio figlio ha diritto di andare a scuola in sicurezza, così come tutti gli altri bambini”. (lc)