A Lampedusa il centro operativo Caritas-Migrantes
PALERMO – Un centro di coordinamento per accogliere e rispondere più prontamente ai bisogni primari sia materiali che psicologici dei migranti e della gente lampedusana. Con questo obiettivo, a Lampedusa, ispirato dall’appello di Papa Francesco durante la sua visita nell’Isola, è già operativo da sabato scorso il nuovo centro di Caritas Migrantes.
Il progetto è stato elaborato da Caritas italiana, dalla Fondazione Migrantes e dalla Caritas diocesana di Agrigento subito dopo la tragedia dello scorso ottobre.
In quei giorni era stata dalla Caritas subito attivata una ludoteca mentre l’obiettivo più grande era proprio quello dell’apertura del centro operativo Caritas-Migrantes che prevede, anche, l’apertura, entro la fine dell’estate prossima, di un’altra struttura polifunzionale.
Il centro operativo sarà, quindi, un punto di riferimento per l’intera popolazione e per le realtà istituzionali e di terzo settore impegnate nell’accoglienza dei migranti.
Il nuovo presidio operativo consentirà, infatti, ad una équipe formata da 6 persone, tra operatori e volontari di tutte le Caritas e le Migrantes diocesane d’Italia, di garantire un servizio di sostegno ai migranti e di supporto volontario alla macchina istituzionale dell’accoglienza, oltreché di contrasto alle povertà e marginalità sociali presenti sull’Isola.
La rete Caritas e la Fondazione Migrantes con questi gesti concreti rilanciano così con forza la necessità di un approccio globale al tema dell’immigrazione e dell’asilo, auspicando anche ad una revisione normativa radicale e concreta verso un sistema più dignitoso e richiamando le istituzioni al loro ruolo di garanti dell’applicazione della legalità e dei diritti umani.
“La Chiesa italiana, a seguito dei vari appelli di Papa Francesco – ha riferito don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana durante l’inaugurazione -, fa sentire la sua voce a sostegno e tutela dei fratelli più sfortunati attraverso azioni concrete che sono espressione di quella solidarietà che deve guidare la nostra opera evangelica”.
“La democrazia si indebolisce – afferma mons. Giancarlo Perego, direttore generale Migrantes - se non garantisce anche ai migranti pari opportunità sul lavoro, nella vita sociale e politica in Italia”.
“L’obolo che il Papa ha lasciato alla Caritas diocesana di Agrigento sarà utilizzato per questo centro – dice Giuseppe La Rocca, responsabile della comunicazione della Caritas di Agrigento -. Il nuovo centro diventa espressione della Chiesa che vedrà il coinvolgimento di tutte le Caritas diocesane d’Italia in un lavoro continuo di distribuzione di beni di prima necessità ma anche in un’attività di ascolto e di accompagnamento delle persone che richiederà la competenza di vari operatori”.
Inoltre, fuori al centro abitato di Lampedusa vicino alla Casa della Fraternità - una struttura che nel 2011 era servita per l’accoglienza dei migranti, poi bruciata durante le proteste dei minori stranieri non accompagnati e dopo ristrutturata - si sta lavorando all’apertura di una nuova struttura polifunzionale che si svilupperà in due prefabbricati che avranno funzioni diverse. Il primo sarà un centro di accoglienza per volontari mentre nell’altra sarà aperta una ludoteca fruibile per i bambini ospiti del Cpsa e uno spazio donne in cui principalmente ci saranno due attività: ascolto e accompagnamento delle donne vittime di violenza presenti nel Cpsa e uno spazio di promozione socio-lavorativa per donne migranti e isolane. In questo momento si attendono i permessi e le necessarie autorizzazioni del comune per installare i due moduli e si spera entro la fine dell’estate di renderli operativi.
“L’idea è quella di avviare pure dei laboratori che coinvolgeranno le donne migranti insieme ad un gruppo di lampedusane – spiega Giuseppe La Rocca - che, valorizzando le attività artigianali e culturali isolane, inizieranno delle forme di cooperazione lavorativa che potrebbero diventare in futuro delle fonti di reddito. L’obiettivo di fondo è la valorizzazione dell’aspetto interculturale perché l’interesse della Caritas è quello della promozione umana completa che riguarda non soltanto i migranti che, non appena le condizioni atmosferiche saranno migliori, continueranno ad arrivare ma anche gli abitanti dell’Isola”. (set)