A Messina la “prima pietra” contro l’autismo
Disabilità: occhio ingrandito (foto genitoricontroautismo)
Il progetto reinterpreta, grazie alla creazione di un ambiente tecnologico interattivo e tele riabilitativo, il modello Denver per l’intervento precoce (Esdm-Early Start Denver Model), un trattamento terapeutico per i Disturbi dello spettro autistico (Dsa). “Un risultato – spiegano in una nota del Cnr i promotori del progetto - frutto della sinergia tra clinici, ricercatori, psicologi ed operatori della riabilitazione, con il coordinamento dell’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr di Pisa”. “Il modello Denver di tipo classico - spiega Giovanni Pioggia dell’Ifc - prevede l’intervento diretto sul bambino e sull’ambiente circostante per favorirne e rafforzarne partecipazione sociale e opportunità di apprendimento. Vengono attivate e valutate tutte le abilità evolutive linguistiche, sociali e cognitive della prima infanzia quali parola, imitazione, movimento, comportamento e autonomia attraverso l’offerta di materiali e di routine di gioco appartenenti alla vita di tutti i giorni, fra cui è il bambino a scegliere l’attività di apprendimento”.
Con il progetto “Prima Pietra”, il “tablet pc” diventa così il cuore del sistema e permette il collegamento costante fra genitore e operatore. “Sui principi del modello Denver – continua Pioggia - implementiamo un intervento terapeutico di teleriabilitazione per favorire lo sviluppo relazionale, sensoriale, motorio e cognitivo dei piccoli pazienti, condotto dai genitori con la supervisione online dell’equipe medico-psicologica, connessa audio-video mediante telecamera on board”. “Un’interfaccia dalla grafica – conclude - semplice, adattabile all’utente, con un touch screen intuitivo che, grazie anche a controllo vocale e tastiera virtuale, consenta l’interazione multimodale”. Un sistema residente nel pc gestisce, in sostanza, il set di applicazioni e giochi terapeutici, la piattaforma interattiva e teleriabilitativa e la gestione dei dati clinici. “Il tablet sarà connesso via wireless locale alla webcam posizionata opportunamente nella stanza, per consentire – chiosa Pioggia - l’osservazione e la comunicazione con l’operatore presso la struttura sanitaria del policlinico di Messina”. Inoltre un sistema di sensori miniaturizzati e non invasivi consente di controllare parametri comportamentali e fisiologici del bambino quali postura, movimento e frequenza cardiaca. Il progetto è il primo passo dell’attuazione dell’accordo quadro recentemente siglato da Cnr, policlinico “G. Martino”, Asp (Azienda di sanità pubblica) locale e Irccs Fondazione “Stella Maris” di Messina e centro di ricerca “E. Piaggio” dell’università di Pisa, finalizzato alla realizzazione in Sicilia dell’Istituto scientifico per la ricerca e lo studio clinico-riabilitativo nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi dello spettro autistico.