Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra
Cookie Policy,
potrai comunque modificare le tue preferenze in qualsiasi momento.
Sei già abbonato?
Accedi ai servizi per gli abbonati e alla gestione del tuo profilo
Accedi tramite i social
Oppure inserisci le credenziali con cui ti sei registrato sul sito:
Non sei abbonato?
Scopri quale delle nostre offerte fa per te
Per accedere integralmente a tutti i contenuti di Redattore Sociale, sottoscrivi un abbonamento. Consulta l’offerta di abbonamenti e scegli quello più adatto alle tue esigenze oppure contattaci per un’offerta personalizzata
Oppure inserisci le credenziali con cui ti sei registrato sul sito:
Per accedere integralmente a tutti i contenuti di Redattore Sociale, sottoscrivi un abbonamento. Consulta l’offerta di abbonamenti e scegli quello più adatto alle tue esigenze oppure contattaci per un’offerta personalizzata
E' un intervento temporaneo di aiuto e di sostegno ad un minore privo di ''un ambiente familiare idoneo'' alla crescita. Possono ottenerlo sia una persona singola che una comunità di tipo familiare. A differenza di quella adottiva, la famiglia affidataria non può considerare il minore come proprio figlio. Con l'affidamento, infatti, non si modifica lo stato familiare del minore e non si creano pertanto vincoli familiari tra quest'ultimo e l'affidatario. Le caratteristiche principali dell'affidamento sono: la temporaneità, il mantenimento dei rapporti con la famiglia d'origine, la previsione di rientro nella famiglia d'origine.
Esistono due tipologie di affido: quello consensuale e quello giudiziale. Le persone interessate ad avere in affidamento un bambino devono manifestare la loro disponibilità ai servizi sociali dell'ente locale o al servizio affidamento familiare del Comune, della Asl o della Provincia.
La famiglia affidataria si impegna: ad accogliere presso di sé il bambino; a provvedere al suo mantenimento, alla sua educazione ed istruzione; a curare e mantenere i rapporti con la famiglia d'origine; a favorire il reinserimento del minore nella famiglia di origine.
L'affidamento può cessare quando: viene meno la situazione di temporanea difficoltà che lo ha determinato; la prosecuzione dell'affido reca pregiudizio al minore; decorre il tempo previsto della sua durata.
Fonte: www.intrage.it