25 febbraio 2011 ore: 10:00
Famiglia

Africa sub-sahariana e Asia meridionale: oltre un abitante su 5 è adolescente

Rapporto Unicef "Adolescenza: il tempo delle opportunità". In totale, i ragazzi sono circa il 18% della popolazione globale. Nel 2050 l'Africa avrà più adolescenti di qualunque altra regione del mondo
Riccardo Venturi Africa nel pallone (13)

Foto di Riccardo Venturi

ROMA – L'autentico “serbatoio” giovanile del pianeta? Africa sub-sahariana, Asia meridionale e paesi in via di sviluppo, dove gli adolescenti (tra i 10 e i 19 anni) rappresentano oltre un abitante su 5, mentre costituiscono solo il 12% degli abitanti del mondo industrializzato; in totale, i ragazzi sono circa il 18% della popolazione globale. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto 2011 dell'Unicef sulla condizione dell'infanzia nel mondo, intitolato "Adolescenza: il tempo delle opportunità" e presentato oggi. Se “i paesi meno progrediti ospitano circa il 16% di tutti gli adolescenti”, su 1,2 miliardi di adolescenti, oltre la metà vive in Asia, “con le regioni Asia meridionale e Asia orientale/Pacifico che ospitano circa 330 milioni di adolescenti ognuna”, riferisce l'Unicef, facendo notare che i trend attuali suggeriscono un cambiamento nella “composizione regionale degli adolescenti entro la metà del secolo”: le proiezioni evidenziano che “nel 2050 l'Africa avrà più adolescenti di qualunque altra regione del mondo, superando marginalmente il numero di adolescenti in entrambe le regioni asiatiche”.

Per questo esercito di nuove generazioni, tuttavia, si prospetta un futuro tutt'altro che roseo, sia dal punto di vista scolastico che occupazionale, per la grave congiuntura economica che sta investendo il pianeta. Anzitutto, “quasi la metà degli adolescenti in età di scuola secondaria non la frequenta”, osserva il Rapporto, puntualizzando che le percentuali più basse “si registrano nell'Africa orientale e meridionale, con dei tassi netti d'iscrizione pari al 24% per i ragazzi e al 22% per le ragazze”.

Sul fronte lavoro, se “nel 2008 i giovani avevano probabilità quasi 3 volte maggiori di essere disoccupati rispetto agli adulti, e pativano in maniera sproporzionata la mancanza di un lavoro decoroso”, ad oggi circa 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni sono impegnati nel lavoro minorile, e l'incidenza risulta maggiore nell'Africa sub-sahariana. Non solo: gli adolescenti vengono anche “fatti oggetto di reclutamento da parte di gruppi militari, per portare armi e per partecipare ai combattimenti, oppure per fungere in pratica da schiavi sessuali o di altro genere”, denuncia l'Unicef, che stima in tutto il mondo “oltre un milione di bambini detenuti dalle forze dell'ordine”. (lab)
© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news
Giugno
LunMarMerGioVenSabDom
262728293031123456789101112131415161718192021222324252627282930123456
Giugno
LunMarMerGioVenSabDom
262728293031123456789101112131415161718192021222324252627282930123456