1 aprile 2009 ore: 14:57
Economia

Arrivano gli ambulatori aperti 24 ore su 24, stop ai pronto soccorso ingolfati

Ambulatori territoriali aperti 24 ore su 24 per evitare l'ingolfamento dei Pronto soccorso. Se ne parlava da anni e ora il primo tassello per liberare le strutture...
Roma - Ambulatori territoriali aperti 24 ore su 24 per evitare l'ingolfamento dei Pronto soccorso. Se ne parlava da anni e ora il primo tassello per liberare le strutture di emergenza dagli accessi impropri (secondo stime del ministero della Salute sono 400-450 all'anno ogni mille abitanti) e' stato posizionato. Nell'accordo siglato la scorsa settimana tra Stato e Regioni per realizzare le priorita' per il 2009 del piano sanitario nazionale ci sono anche 352milioni di euro per le cure primarie. Soldi che le Regioni dovranno spendere per avviare strutture a livello ospedaliero e territoriale che si occupino h24 dei cosiddetti codici bianchi che, dunque, non confluiranno piu' nei Pronto soccorso.

La novita' e' stata dettagliata stamattina, in conferenza stampa, dal sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio. I modelli di struttura proposti alle Regioni sono cinque (due a livello ospedaliero, tre a livello territoriale) anche se e' prevista una certa flessibilita' legata alle necessita' del territorio. All'interno degli ospedali potranno essere attivati ambulatori per la gestione dei codici bianchi oppure punti di primo intervento. Gli ambulatori sono previsti in caso di Pronto soccorso dove gli accessi superano i 25mila all'anno per dare risposta a casi non gravi. Possono essere collocati dentro la struttura ospedaliera o nelle immediate vicinanze. Prima va fatto comunque il triage al Pronto soccorso.

Se dopo la visita medica il codice "peggiora" si torna al Pronto soccorso. L'orario variera' in base al numero di accessi. A gestire gli ambulatori saranno medici di continuita' assistenziale e/o medici di medicina generale. I Punti di primo intervento, invece, saranno distribuiti sul territorio con attivita' dalle 12 alle 24 ore per far fronte alle emergenze. Si troveranno in presidi delle Asl oppure dislocati temporaneamente in alcune zone come quelle di villeggiatura turistica. Vi operano i medici dell'emergenza territoriale.

A livello territoriale le strutture possibili sono tre: presidio ambulatoriale distrettuale, assistenza territoriale integrata, ambulatorio territoriale integrato. Il primo sara' operativo h24, sara' gestito da medici di continuita' assistenziale e collocato in aree distanti da presidi ospedalieri. L'assistenza territoriale integrata prevede una collaborazione tra piu' professionisti (medici di base) per la divisione di spazi e attrezzature. Sono previste anche attivita' a domicilio. L'ambulatorio territoriale integrato (o centro medico) sara' un presidio territoriale in cui operano piu' professionisti, sara' aperto almeno 10 ore al giorno per erogare visite ambulatoriali, analisi diagnostiche, consulenze specialistiche, prestazioni infermieristiche. Le Regioni ora hanno 60 giorni di tempo per presentare i loro progetti. Il 70% del contributo sara' erogato subito, il 30% dopo un apposito monitoraggio che dovra' servire, dopo un anno di sperimentazione per confrontare le buone pratiche e apportare migliorie.

(DIRE)
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