7 agosto 2024 ore: 17:00
Immigrazione

Asilo e accoglienza, il sistema non funziona. Le richieste del Tavolo

Le organizzazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione, la principale coalizione della società civile italiana impegnata nell’ambito dell’accoglienza e dell’immigrazione, chiede udienza al sottosegretario al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, e illustra lo stato della situazione
Accoglienza, mani di italiani e migranti

ROMA - Il Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI), la principale coalizione della società civile italiana impegnata nell’ambito dell’accoglienza e dell’immigrazione ha inviato ieri, 6 agosto 2024, una lettera al sottosegretario al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, per richiedere un incontro, con l’obiettivo di esporre le principali preoccupazioni delle associazioni in relazione al sistema di accoglienza e alla crisi che lo caratterizza da tempo, aggravata dalla mancanza di programmazione e di risorse adeguate.

Il Tavolo ha indicato nella lettera una prima lista di questioni urgenti, auspicando anche l’apertura di un dialogo costruttivo con il sottosegretario per affrontare le criticità sollevate.

Nel testo della missiva si esprime la "preoccupazione in relazione alle difficoltà del sistema d’accoglienza in Italia e più in generale del sistema asilo". In particolare, viene detto che "molti sono gli ambiti della pubblica amministrazione, tutti facenti capo al Dicastero di cui lei è Sottosegretario, che non rispondono alle richieste legittime sia dei richiedenti asilo e rifugiati che di chi opera in questo ambito, come le nostre organizzazioni, che sono presenti su tutto il territorio nazionale".

La precarietà del sistema SAI

"In primo luogo, ci preme sottolineare la grande precarietà che continua ad attraversare il sistema SAI, sottoposto a interventi di breve e brevissima durata con un pesante carico di incertezza. Nonostante i numeri molto limitati e prevedibili, tante, troppe sono le persone che non trovano risposte nel sistema d’accoglienza pubblico e, pur avendone diritto, si vedono negato l’accesso all’accoglienza. Lunghi e lunghissimi i tempi di attesa nelle varie fasi della procedura, a partire dal colloquio con le Commissioni Territoriali, soprattutto nelle grandi città, che comportano un grave spreco di risorse pubbliche. Un dato che evidenzia anche la disattenzione e il disinvestimento in termini di organici, il mancato riconoscimento delle professionalità necessarie più volte denunciato dalle lavoratrici e dai lavoratori dipendenti delle stesse Commissioni".

Le organizzazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione

Il Tavolo Asilo e Immigrazione - del quale, lo ricordiamo, fanno parte A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo Sviluppo, ASGI, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, CGIL, CIES, CIR, CNCA, Commissione Migrantes e Gpic Missionari Comboniani Italia, Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, Europasilo, Fondazione Migrantes, Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, Italiani Senza Cittadinanza, International Rescue Committee Italia, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Re.Co.Sol, Refugees Welcome Italia, SIMM, UNIRE - porta all'attenzione del sottosegretario Molteni anche sulla mancanza di una programmazione degli interventi, "con un piano nazionale d’accoglienza, che la legge indica come obbligatorio annualmente, e che è oramai fermo al 2016".

Il ruolo del Tavolo di Coordinamento

Fra le richieste sottoposte al sottosegretario, anche quella relativa al ruolo Tavolo di Coordinamento previsto dal D.Lgs. 142/2015, "che dovrebbe rappresentare il luogo dell’approfondimento e della individuazione di soluzioni condivise tra i soggetti che vi partecipano (ex.art.16 D.Lgs.142/2015), e che invece è oramai, e non solo di recente, diventato un luogo che si riunisce pochissimo e nel quale al più si condividono scelte già fatte altrove, senza alcuna possibilità di intervenire".

Tavolo Asilo e Immigrazione, i temi principali

In attesa di un confronto, nella lettera le organizzazioni anticipano un nucleo di questioni importanti, riassunte nei punti che riportiamo di seguito. 

1. Come si intende procedere con la programmazione SAI? In questo anno la rete SAI è stato oggetto di una grande incertezza; bisogna avere un quadro più definito di risorse e tempi e riteniamo evidente la necessità di investire su un allargamento del SAI e non continuare a disperdere risorse economiche sui CAS

2. Il bando per i comuni finalizzato ad allargare la rete SAI per MSNA è stato annunciato più volte e lo riteniamo una necessità. Nulla però è dato sapere sui tempi della pubblicazione e delle misure contenute.

3. Il fondo nazionale politiche per l’asilo viene aumentato per fare anche un bando sugli ordinari?

4. Per la chiusura del manuale delle procedure, che tempi prevedete? La nostra lettera con le richieste di modifica è stata presa in considerazione?

5. Qual è lo stato dei lavori del piano d’accoglienza nazionale e del piano integrazione, previste dalla legge? Come pensate di procedere?

6. Sulla questione dell’individuazione delle vulnerabilità come intendente procedere? Le linee guida vengono applicate in maniera del tutto causale e invece è chiaro che la procedura dovrebbe essere più stringente. Questo vale sia per l’avvio ai SAI che per la questione del protocollo Albania e non solo. Sottolineiamo questo punto perché è di tutta evidenza che non è possibile definire chi sono i soggetti vulnerabili a bordo delle navi.

7. Come pensate di garantire un collegamento delle persone presenti nei centri albanesi con la funzione di tutela esercitata dai diversi soggetti?

8. Il piano d’implementazione del Patto in che modo verrà realizzato? In che modo pensate di garantire l’accesso alle informazioni e l’operatività ai diversi soggetti associativi e di rappresentanza che hanno tra i loro compiti la tutela delle persone migranti? qual è il punto di contatto previsto dal piano d’implementazione per l’Italia?

9. per quanto riguarda i msna ultra 16, la modifica legislativa è stata applicata? Quanti ragazzi sono stati accolti ad oggi nei CAS o centri per adulti? Quanti i centri adibiti coinvolti e in questi centri erano presenti settori separati per i msna?

10. La relazione annuale sul sistema di accoglienza è l’unico strumento di trasparenza per decisori e società civile. Nonostante sia prevista al 30 giugno di ogni anno, siamo ancora in attesa di quella relativa al 2022 che si sarebbe dovuta pubblicare nel 2023. Quando sarà pubblicata? E quando quella prevista entro il 30 giugno 2024, relativamente al 2023?

11. Quante strutture e quanti posti sono stati attivati in centri temporanei dalla loro istituzione ex art. 11 comma 2 bis del d.lgs 142/2015? Quanti e quali quelli attualmente attivi?

12. Chiediamo di conoscere e rendere accessibile a tutti il quadro completo dei posti attivi nel sistema d’accoglienza.

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