Banca dati e nuove modalità di ricerca delle persone scomparse
Per affinare le ricerche, spiega inoltre il ministro, la quarta relazione presenta anche un ulteriore passo avanti sulla ricerca delle persone scomparse. “Il problema principale preso in considerazione – ha aggiunto Maroni - è stato quello di mettere in correlazione due blocchi di dati che spesso sono andati ognuno per conto proprio. Quello relativo da un lato alle persone scomparse e quello relativo dall’alto ai cadaveri non identificati. La correlazione tra questi due blocchi permetterà intanto di dare un nome ad ogni cadavere, e poi di abbattere il numero complessivo delle persone scomparse”. Accanto al progetto, spiega inoltre il ministro Maroni, ci sarà anche un lavoro di ripulitura degli archivi, per eliminare tutte le denunce per casi di scomparsi poi ritrovati.
Altro tema affrontato dal ministro Maroni quello dei minori stranieri. “C’è stata una riduzione significativa soprattutto in quella parte d’Italia dove fino allo scorso anno il fenomeno era assai rilevante, cioè la Sicilia – ha spiegato il ministro -. Un altro degli effetti positivi dell’azione di contrasto all’immigrazione clandestina. Lo ricordo ancora una volta, nel 2008 sono sbarcate sulle coste italiane circa 37 mila clandestini, molti di questi erano minori. Nel 2009 ne sono arrivati 3.100 con una riduzione di oltre il 90%. Questo ha determinato anche una minor presenza di minori e minore gestione del fenomeno delle persone scomparse”. (ga)