25 marzo 2010 ore: 12:54
Giustizia

Banca dati e nuove modalità di ricerca delle persone scomparse

Alla presentazione della quarta relazione semestrale il ministro dell'Interno illustra il progetto Ri.Sc. E assicura: "Le ricerche partiranno subito, già al momento della denuncia sulla base dei pochi dati disponibili"
ROMA – Una banca dati sulle persone scomparse e nuove modalità per la raccolta delle informazioni sugli scomparsi per velocizzarne la ricerca. Sono queste le innovazioni annunciate dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, alla presentazione della Quarta relazione semestrale sulle persone scomparse presso il Viminale. Il progetto si chiama Ri.Sc., sigla per ricerca scomparsi. “Il nuovo sistema delle persone scomparse – ha spiegato Maroni - immetterà in una banca dati il maggior numero dei dati possibile, per far sì che la ricerca sia più adeguata. Questo nuovo strumento operativo viene accompagnato da due circolari dal ministero della Giustizia e dell’Interno per far si che le ricerche partano subito, già al momento della denuncia sulla base dei pochi dati disponibili, riservandosi nei giorni successivi la raccolta degli ulteriori dettagli sullo scomparso. Questo per superare quel gap segnalato da tanti, soprattutto dalle associazioni, relativo alla perdita del tempo prezioso che è quello immediatamente successivo alla scomparsa che rischia di far perdere le tracce dello scomparso”.

Per affinare le ricerche, spiega inoltre il ministro, la quarta relazione presenta anche un ulteriore passo avanti sulla ricerca delle persone scomparse. “Il problema principale preso in considerazione – ha aggiunto Maroni - è stato quello di mettere in correlazione due blocchi di dati che spesso sono andati ognuno per conto proprio. Quello relativo da un lato alle persone scomparse e quello relativo dall’alto ai cadaveri non identificati. La correlazione tra questi due blocchi permetterà intanto di dare un nome ad ogni cadavere, e poi di abbattere il numero complessivo delle persone scomparse”. Accanto al progetto, spiega inoltre il ministro Maroni, ci sarà anche un lavoro di ripulitura degli archivi, per eliminare tutte le denunce per casi di scomparsi poi ritrovati.

Altro tema affrontato dal ministro Maroni quello dei minori stranieri. “C’è stata una riduzione significativa soprattutto in quella parte d’Italia dove fino allo scorso anno il fenomeno era assai rilevante, cioè la Sicilia – ha spiegato il ministro -. Un altro degli effetti positivi dell’azione di contrasto all’immigrazione clandestina. Lo ricordo ancora una volta, nel 2008 sono sbarcate sulle coste italiane circa 37 mila clandestini, molti di questi erano minori. Nel 2009 ne sono arrivati 3.100 con una riduzione di oltre il 90%. Questo ha determinato anche una minor presenza di minori e minore gestione del fenomeno delle persone scomparse”. (ga)
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