Casa dei risvegli "Luca De Nigris"
La “Casa dei risvegli Luca De Nigris” è una struttura innovativa dedicata alla riabilitazione, formazione e ricerca nel campo delle gravi cerebrolesioni acquisite, con particolare riferimento ai disordini della coscienza. Questa unità ospedaliera ad alta specializzazione neuroriabilitativa nasce dall'incontro tra l’Azienda Usl di Bologna e l’associazione onlus “Gli Amici di Luca” con un progetto che muove i primi passi nel 1998.
“Gli amici di Luca” si sono costituiti come comitato nel 1997 per provvedere, attraverso un appello alla solidarietà, alle cure necessarie per Luca, un ragazzo bolognese di 15 anni scomparso nel 1998 dopo un coma di 8 mesi. L'associazione ha stipulato una convenzione con l’Azienda Usl di Bologna nel luglio 1999 impegnandosi a progettare la costruzione di una nuova struttura riabilitativa per persone in stato vegetativo o post-vegetativo in fase post-acuta e per le loro famiglie (denominata Casa dei Risvegli e dedicata a Luca De Nigris) ed a raccogliere fondi destinati al progetto. Nel 2004 l’Azienda USL di Bologna ha approvato il progetto. La fase di sperimentazione si è conclusa con successo nel 2009.
La “Casa dei risvegli Luca De Nigris” adotta un modello nel quale gli assistiti non sono considerati “malati” ma persone con alto bisogno di assistenza e di riabilitazione. Intende offrire all’utenza ed ai loro familiari uno standard elevato di qualità dell’accoglienza ed ospitalità ed un continuo miglioramento; realizzare una offerta assistenziale specializzata per il paziente slow to recover; assicurare un ottimale livello di osservazione, cura e riabilitazione del paziente ma anche di aiuto alle famiglie nella fase riabilitativa; promuovere l’integrazione fra Azienda sanitaria e associazione di volontariato nei processi di riabilitazione e ricerca; applicare un setting non tradizionalmente ospedaliero per degenze prolungate.
Affiancato alla struttura Il "Centro studi per la Ricerca sul Coma", diretto dal padre di Luca, Fulvio De Nigris, che nasce dal percorso di esperienza legato al progetto della “Casa dei Risvegli", dove si prevede la necessaria integrazione fra competenze medico – riabilitative, psicopedagogiche, volontariato formato e tecnologie innovative. La ricerca e lo sviluppo implicati nel progetto impongono non solo una forte transdisciplinarità all’interno del singolo gruppo di ricerca ma soprattutto una costante collaborazione tra gruppi di ricerca.