Condanna di don Dessì, Scarpati (Ecpat): ''La Chiesa ha collaborato nella ricerca della verità''
PARMA - “E’ confortante vedere come in un momento di grande crisi, dopo le polemiche suscitate dal documentario della Bbc sui preti pedofili, l’atteggiamento del Vaticano stia cambiando”. Quella contro don Dessì è stata una sentenza vinta anche grazie alla grande collaborazione della Chiesa, che ha svolto un ruolo importantissimo nella ricerca della verità”. Questo il commento dell’avvocato Marco Scarpati, difensore dei tre ragazzi nicaraguensi, vittime degli abusi sessuali di don Marco Dessì, condannato ieri dal tribunale di Parma a dodici anni con rito abbreviato e costretto a risarcire le vittime con centomilaeuro ciascuno. “Fin dall’inizio del processo, la Chiesa ha dimostrato un nuovo approccio, sostenendo, economicamente e spiritualmente i tre ragazzi vittime delle violenze sessuali di don Dessì – ha aggiunto Scarpati - , questo atteggiamento ha influito positivamente in tutti i momenti processuali fino alla decisione finale”. Marco Scarpati è presidente di Ecpat-Italia (End Child Prostitution, Pornography and Trafficking for sexual Purposes), l’associazione che si batte contro lo sfruttamento sessuale dei minori, e promotrice delle leggi 269/1998 e 38/2006 che puniscono i reati sessuali contro minori, commessi anche fuori dai confini nazionali. “Quella di ieri - ha concluso Scarpati – è stata una sentenza importante, sia per la giustezza della pena inflitta sia perché il Tribunale di Parma ha applicato in pieno la legge 38/06.