7 dicembre 2023 ore: 14:45
Giustizia

Elezioni europee, Libera presenta un Manifesto contro la criminalità organizzata

Stamattina l’incontro con la presidente Metsola della rete Chance: 5 punti e 12 proposte in vista delle elezioni del Parlamento nel 2021. Tra le richieste: l’istituzione di un Forum permanente e di un fondo speciale

Vetro rotto da proiettile, mafia, criminalità - SITO NUOVO

“La natura internazionale della criminalità organizzata è un dato di fatto”. E quanto si legge in  una nota di Libera. “Secondo il Serious and Organised Crime Threat Assessment (SOCTA) di Europol del 2021 il 70% dei gruppi criminali che operano nell'Unione Europea sono attivi in più di tre Paesi dell'UE e il 65% di essi è composto da membri di più nazionalità. Davanti a questo scenario, supportato dalle inchieste e dalle indagini di magistratura e forze dell'ordine, è necessario costruire reti, per dare risposte globali a un problema globale, che è la criminalità organizzata.”

Chance, la rete di associazioni in Europa promossa da Libera, ha presentato stamattina presso il Parlamento Europeo alla presenza di Roberta Metsola, Presidente del Parlamento europeo, Luigi Ciotti, Presidente di Libera, eurodeputati e rappresentanti della società civile, “Una Chance per l'Europa” manifesto in 5 punti e 12 proposte nel percorso di avvicinamento alle elezioni del Parlamento Europeo del 2024 nell’ambito del progetto finanziato con fondi della Commissione Europea EU Youth in Action.

“Da anni- dichiara Libera- continuiamo ad assistere ai problemi cronici nella nostra ‘Casa Europa’, come la quantità di persone che cadono nelle reti di trafficanti, il persistere di guerre e violenze, il divario di opportunità per le persone che vivono nel continente in termini di accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria, alle infrastrutture e a condizioni di vita dignitose. Se è vero che la criminalità organizzata trova il suo terreno più fertile nell'ingiustizia sociale e nelle disuguaglianze, a vent'anni dalla Convenzione di Palermo delle Nazioni Unite e dopo oltre due anni di pandemia globale, la società civile europea riunita nella Rete CHANCE promossa da Libera, chiede la creazione di una società più equa in quanto strumento potente per eliminare la criminalità organizzata e la corruzione.Chiediamo all’Europa e alle istituzioni europee, il coinvolgimento della società civile responsabile: è fondamentale il ruolo dei cittadini, delle associazioni, dei movimenti, delle Chiese per raggiungere tale scopo. Nel manifesto le associazioni riunite in Chance chiedono ai responsabili politici e ai partiti politici di impegnarsi, ciascuno secondo le proprie funzioni e il proprio mandato, a dare risposte concrete alle nostre richieste su 5 punti e 12 proposte”.

Chiediamo che il Parlamento europeo e le altre istituzioni nazionali e comunitarie riconoscano che la criminalità organizzata è un problema europeo che nasce all'interno dei suoi confini e affonda le sue radici nelle disuguaglianze sociali e nelle zone grigie esistenti nei nostri Paesi; l'istituzione di un Forum permanente della società civile sulla criminalità organizzata, tra la Commissione europea, il Parlamento europeo e la società civile europea”.

“Chiediamo all'UE che le misure per il riutilizzo sociale dei beni confiscati siano rese vincolanti insieme alle altre forme di gestione dei beni nella nuova proposta di direttiva sul recupero e la confisca dei beni;di rivedere i meccanismi di partecipazione alle riunioni interistituzionali sulla gestione dei beni confiscati per garantire un adeguato coinvolgimento e dialogo con le OSC. E all'UE e agli Stati membri chiediamo l'istituzione di un fondo speciale per sostenere i progetti della società civile nei beni confiscati.

“Chiediamo alla Commissione europea di riconoscere formalmente il ruolo delle organizzazioni della società civile nel monitoraggio delle spese dell'UE; sostenere esplicitamente disposizioni forti per un accesso significativo degli stakeholder ai registri della proprietà effettiva, come proposto dal Parlamento europeo. Chiediamo inoltre alle istituzioni dell'UE e agli Stati membri di permettere/rafforzare il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile nella co- programmazione degli interventi e delle iniziative stabilite nell'ambito dei piani FRR”.

“Chiediamo alle istituzioni dell'UE e agli Stati membri l'istituzione di un tavolo di confronto permanente tra le istituzioni, le vittime e le loro famiglie e le organizzazioni della società civile;l'istituzione di un Difensore per le vittime della tratta e della criminalità organizzata a livello europeo, che garantisca la piena e completa attuazione delle direttive europee per i diritti delle vittime e per la protezione delle vittime della tratta di esseri umani”.

Chiediamo pertanto al Parlamento europeo e al Consiglio di approvare rapidamente la nuova proposta di direttiva sulla protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale, nella versione emendata votata dal Parlamento europeo prima della fine del suo attuale mandato.E chiediamo agli Stati membri di procedere agli adeguamenti necessari per una rapida ratifica della nuova Direttiva”.

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