Erasmus+ 2016, priorità all'inclusione sociale
Roma - "L'Erasmus+ e' uno strumento efficace per valorizzare le differenze e integrarle. Ogni anno, migliaia di studenti e insegnanti sperimentano in modo diretto l'apertura e la conoscenza del diverso attraverso il viaggio, lo studio, l'apprendimento delle lingue straniere e la formazione in Europa. In questo senso, il Programma favorisce l'equita', la coesione sociale e la lotta alle discriminazioni". Cosi' il Direttore dell'Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, Flaminio Galli.
In linea con la posizione della Commissione europea che punta sulla creazione e la promozione di Sistemi di istruzione, formazione e Gioventu' inclusivi, una delle priorita' nella Guida al Programma 2016 Erasmus+ e' dedicata alla "promozione dell'equita' e dell'inclusione, facilitando l'accesso ai partecipanti provenienti da ambienti svantaggiati e con minori opportunita' in confronto ai loro coetanei, nei casi in cui lo svantaggio limiti o impedisca la partecipazione ad attivita' transnazionali".
Tra il 2014 e il 2015, in Erasmus+ sono stati avviati 83 progetti di cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone pratiche volti all'apertura, l'accoglienza, l'integrazione sociale, l'equita'. I partenariati di questo tipo rappresentano il 12% dei 703 progetti finanziati a livello nazionale e coinvolgono scuole, universita' e organizzazioni impegnate nell'apprendimento degli adulti. La tematica e' stata declinata in vari modi: studio delle lingue, apprendimento interculturale, acquisizione di competenze, integrazione nelle istituzioni educative e di formazione, nel mercato del lavoro e nella societa', riconoscimento di competenze, orientamento professionale, supporto personale, psicologico e generale, sostegno a educatori e insegnanti.
In Italia il tema ha suscitato interesse anche in anni meno recenti: dal 2007 al 2013 sono stati 286 i progetti realizzati dal mondo della scuola e nell'educazione degli adulti. Alcuni utili strumenti online sono a disposizione di quanti intendono elaborare una proposta per progetti Erasmus+ (in vista della scadenza del prossimo 31 marzo) o vogliono approfondire esperienze e azioni di inclusione sociale gia' realizzate.
Il principale canale della Ue e' la nuova banca dati European Web Site on Integration, che raccoglie pratiche e iniziative intraprese nei 28 Stati membri. Per scuole e insegnanti e' disponibile anche un sondaggio della Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione europea che illustra alcune attivita' realizzate dalle organizzazioni che lavorano nell'istruzione scolastica, nella formazione professionale e nell'apprendimento degli adulti. Dal sondaggio, che ha coinvolto 256 intervistati, e' scaturito un elenco di buone pratiche oltre a un estratto specifico per l'istruzione scolastica: "Challenges, ideas and inspiring practices from European Schools". (DIRE)