Fine vita, boom di volontari per assistere i malati
FIRENZE - Sono circa 120 le persone tra Firenze e Prato che hanno chiesto in pochi giorni di fare volontariato per File, la Fondazione Italiana di Leniterapia che presta assistenza ai malati gravi con cure palliative. Un vero e proprio boom di richieste. Il quattordicesimo corso di formazione per diventare volontari, i cui posti sono già esauriti, comincerà all’inizio di ottobre e la grande partecipazione testimonia meglio di qualsiasi altra cosa la sensibilità che c’è attorno al tema delle cure palliative, assistenza certamente delicata e tutt'altro che semplice ma su cui si concentra l’attenzione di molti cittadini.
I volontari di File Fondazione Italiana di Leniterapia, (attualmente circa 80) che operano quasi sempre in hospice, donano tempo e disponibilità per prendersi cura della persona malata e della sua famiglia, fornendo loro sostegno, cercando di attenuare il senso di solitudine, accogliendo le angosce e prestando un ascolto attivo e partecipe. Il volontario è considerato parte dell’équipe sanitaria, ha un ruolo insostituibile nell’attività di assistenza, in particolare in hospice, dove, affiancando il personale medico-infermieristico, aiuta a ricreare un ambiente familiare in cui la persona malata si possa sentire come a casa.
“La moltitudine di adesioni al corso di formazione testimonia che questo tema comincia ad essere sempre meno un tema tabù – ha detto Mariella Orsi, responsabile per File Fondazione Italiana Lenterapia della formazione dei volontari – È al contrario un tema sempre più sentito anche in virtù del fatto che se ne è cominciato a parlare a livello politico con il diritto all’accesso alle cure palliative e attraverso il tema della disposizioni anticipate di trattamento. E infine, non ultimo, sono tante le persone che vogliono restituire l’aiuto ricevuto quando i loro cari erano di fronte alla fine della vita”.
E proprio per raccontare l’esperienza di volontariato al suo interno, File ha realizzato un video dove a parlare sono i volontari stessi. “Ho scelto di fare la volontaria nelle cure palliative perché la dignità della persona sia tenuta nella massima considerazione fino alla fine della vita” ha detto una delle volontarie. E poi: “Con questa esperienza di volontariato ho imparato a dare valore alle piccole cose”. E ancora: “Queste prestazioni di volontariato danno davvero un senso alla mia presenza nel mondo”. E poi “È un privilegio poter stare alle persone che vivono questa dolorosa condizione, l’hospice è una scuola di vita”.