4 aprile 2016 ore: 14:56
Immigrazione

In Lombardia le associazioni di immigrati parlano al femminile

Rapporto dell'Osservatorio per l'integrazione. Oltre la metà sono nate più di dieci anni fa. Il 51,6% sono costituite soprattutto da donne. Senegalesi, peruviane e marocchine le più attive. Poco usato il web: il 72,4% delle associazioni non ha un sito né una pagina sui social network
Donne immigrate, corso di formazione

MILANO - In Lombardia ci sono 480 associazioni fondate da immigrati. Oltre la metà sono nate più di dieci anni fa. La maggioranza sono guidate o costituite da donne. È quanto emerge da uno degli approfondimenti del XV Rapporto Orim, presentato questa mattina a Palazzo Pirelli, a MIlano. Dal 2008 l'Orim ha monitorato costantemente le associazioni e il database è consultabile sul sito dell'Osservatorio, con una scheda per ogni realtà. Il 52% delle associazioni è formato da soci della stessa nazionalità, il 28,4% da una nazionalità prevalente e 19,4% sono miste. Sono in particolare i senegalesi i più attivi, con 49 associazioni, seguiti da peruviani (46), marocchini (41), ivoriani (15), ghanesi (13), albanesi ed ecuadoriani (12 ciascuno). "È interessante notare come le nazionalità che esprimono il maggior numero di associazioni non siano necessariamente quelle più presenti sul territorio regionale -sottolineano i ricercatori dell'Orim- Per esempio, i cittadini senegalesi sono il dodicesimo gruppo nazionale in Lombardia per numero di presenze; allo stesso modo i peruviani, che si collocano al secondo posto per numero di associazioni, sono soltanto il nono gruppo". 

Gli scopi per cui queste associazioni nascono sono molteplici e coesistono: favorire l'integrazione nella società italiana (42,9%), promuovere l'identità e la cultura del Paese d'origine (37,6%), fornire servizi o aiuti ai migranti (35,3%), scambio e mediazione tra culture (32,4%). 

Per quanto riguarda il ruolo delle donne, sono la maggioranza dei soci nel 51,6% delle realtà censite e sono "meno della metà ma in numero significativo" nel 21,5% delle associazioni. Viceversa, le associazioni nelle quali le donne sono del tutto assenti risultano un numero pressoché trascurabile: appena 9, pari al 2,3% del totale. Le donne sono protagoniste soprattutto nell'associazionismo latinoamericano. Le associazioni di immigrati usano poco il web. Il 72,4% non ha un sito né una pagina sui social network. L'8,2% l'aveva ma ora non più. Solo il 18,3% punta a internet per promuovere le proprie attività. (dp)

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