19 maggio 2010 ore: 16:08
Ambiente

Legambiente alla regione Lazio: "Concludere il censimento dell'amianto"

Le richieste del nuovo Dossier realizzato dall'Osservatorio ambiente e legalità. “No ecomafia tour”: 1.200 studenti hanno partecipato al progetto di educazione alla legalità e alla sicurezza ambientale
Fibre di amianto - Nuova

Fibre di amianto - Nuova

ROMA - Concludere il censimento amianto nel Lazio, compresi siti dimessi e grandi impianti industriali; individuare le priorità per la bonifica e destinare le necessarie risorse economiche al co-finanziamento; realizzare gli impianti di smaltimento, per contrastare le illegalità. Sono queste le principali richieste e proposte alla Regione Lazio contenute nel nuovo 'Dossier sull'Amianto' realizzato dall'Osservatorio ambiente e legalità, che da oltre quattro anni è gestito da Legambiente Lazio. Intanto, la nuova tappa del “No Ecomafia Tour”, tenuta presso la Sala Tevere della Regione Lazio, è stata tutta dedicata alle scuole, con la presentazione dei testi scritti da 100 studenti per il Concorso “Racconti di Ecomafie”, nell'ambito della campagna di educazione alla legalità e alla sicurezza ambientale.
“Con questa nuova campagna di educazione alla legalità, negli scorsi mesi abbiamo coinvolto 1.200 studenti di 44 diverse scuole di tutta la regione in incontri tematici, dai rifiuti al ciclo delle acque, dal cemento ai nuovi inquinamenti” – dichiara, Cristiana Avenali direttrice Legambiente Lazio. Questa attività dell'Osservatorio ambiente e legalità è molto importante. La crescita delle adesioni evidenzia l’interesse degli studenti e degli insegnanti”. E prosegue: “E’ con i giovani che si deve dialogare per affrontare il tema della legalità e della qualità ambientale. Abbiamo ragionato anche di nuovi inquinamenti come l'elettrosmog, visto che sono grandi utenti di telefonia mobile, ma anche dei pericoli dell’amianto”.
Dopo aver denunciato i cassoni abbandonati sul Tevere sotto Ponte Milvio, ottenendone la rimozione, Legambiente torna ad occuparsi di amianto, puntando ora altri cassoni per l'acqua in eternit, denunciati dalle mamme dei bambini della scuola Anna Magnani di Roma, che a breve dovrebbero essere rimossi secondo quanto comunicato pochi giorni fa. Ma sono migliaia gli altri casi, tra questi quelli più recenti segnalati dai cittadini di tutto il Lazio al numero gratuito 800 911 856 dell'Osservatorio ambiente e legalità, sui quali Legambiente ha attivato opportune verifiche.

A pochi giorni dall'uscita del nuovo Rapporto Ecomafie di Legambiente (che sarà presentato il 4 Giugno), l'associazione ricorda i dati della precedente edizione per il Lazio: da una parte si è registrata una diminuzione del 20% del numero complessivo degli illeciti ambientali, che fa scendere la Regione dal quarto al quinto posto, subito dopo le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa, ossia Campania, Calabria, Sicilia e Puglia; dall’altra è impressionante l’aumento dell’illegalità nel settori dei rifiuti e ancor più in quello del cemento, dove il Lazio si classifica al quarto e al terzo posto, rispettivamente con 291 e 774 reati ed una percentuale del 7,4% e del 10,3%. Rimane invece stabile al primo posto nel settore delle archeomafie, con una percentuale immutata del 15,3%. (Elena Montano)
© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news
Giugno
LunMarMerGioVenSabDom
262728293031123456789101112131415161718192021222324252627282930123456
Giugno
LunMarMerGioVenSabDom
262728293031123456789101112131415161718192021222324252627282930123456