Migranti, Marciante (vescovo aus. Roma): la parola straniero fa paura
"La parola straniero? Fa paura e nasce quando non si conosce l'altro, soprattutto dando credito ai pregiudizi sull'altro". Ne e' convinto monsignor Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare per il settore est di Roma, che lo aveva ribadito nel suo intervento durante la presentazione, nei giorni scorsi, dell'XI rapporto 'Osservatorio romano sulle migrazioni' a cura di Idos.
Il rapporto - come riferisce il Sir sul suo portale web - documenta la presenza nella citta' di Roma di 363.563 immigrati, di cui il 31,16% risiedono proprio nel settore est. Mons. Marciante ricorda le intemperanze contro gli stranieri e l'emarginazione dei campi nomadi o di quartieri come Tor Sapienza; dall'altra, in positivo, la disponibilita' delle parrocchie, gli oratori come palestre di integrazione, la vivacita' delle comunita' cattoliche degli immigrati, l'ecumenismo con gli ortodossi e gli evangelici, il dialogo con i musulmani, l'amicizia abramitica e il dialogo tra tutte le religioni.
"Spesso si pensa di allontanare i problemi spostandoli nelle periferie.
A mio parere occorre ben distribuire le situazioni di criticita' in tutta la citta', nei quartieri che hanno le risorse per superarle. Creare piccole comunita' con un progetto di integrazione, specialmente tra i nomadi", ha concluso il vescovo ausiliario.
(DIRE)