Progetto “Sportpertutti”, per generare salute e socialità
Da sinistra: il presidente del Coni, Giovanni Malagò; il presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce; il ministro del Lavoro, Andrea Orlando
ROMA - La ripresa dello sport sociale e per tutti riparte da politiche pubbliche nazionali ed europee in grado di generare salute, entusiasmo e socialità. Con questi presupposti l’Uisp ha presentato questa mattina a Roma il progetto SportPerTutti, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che si realizzerà in 15 regioni italiane con il coinvolgimento di 26 Comitati territoriali Uisp, insieme ad altri soggetti di cittadinanza attiva, Università e rappresentanze sociali.
Intervenendo alla presentazione, Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha collegato il tema dello sport e del terzo settore: “Nelle prossime settimane concluderemo la modifica della parte fiscale della riforma legislativa del terzo settore attraverso un emendamento. Una volta convertito il decreto, procederemo alla notifica alle istituzioni europee. Ritengo che entro quest’anno chiuderemo il percorso della riforma del terzo settore”.
Sul lavoro sportivo, il ministro ha aggiunto: “Verranno approvate a breve nel Consiglio dei Ministri le modifiche sul lavoro sportivo e subito dopo partirà un lavoro congiunto con il Dipartimento per lo Sport, per rendere omogeneo questo quadro con la riforma del terzo settore”.
Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, ha specificato che il progetto Sportpertutti rappresenterà un’occasione concreta di accesso al diritto allo sport per i cittadini di tutte le età. Inoltre l’Uisp, coerentemente con tali strategie e con la propria mission, insieme al Forum del terzo settore ha avviato l’iter per la definizione di un parere d’iniziativa del Cese (Comitato Economico Sociale Europeo), adottato il 24 marzo scorso nel corso della 568a sessione plenaria, attraverso il quale si sollecita l’Unione Europea a rendere più visibile ed incisiva la politica comunitaria in materia di sport, includendo, tra l’altro, il tasso di deprivazione sportiva nell’elenco degli indici Eurostat per misurare la deprivazione materiale.
“Lo sport è un fattore prioritario per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo, sostenibilità, coesione – ha proseguito il ministro Orlando nel suo intervento -. E’ un diritto antropologico, prima ancora che civile. Interviene sulle disuguaglianze ed è il luogo dell’innovazione. Benessere significa salute fisica ma anche salute sociale. E lo sport è una risposta sociale efficace al trauma esistenziale del Covid-19”.
“Questo progetto è importante per la sua capillarità e noi lo abbiamo sostenuto per la ricaduta territoriale e per la capacità che ha di costruire network, rispetto per l’ambiente e sostegno all’economia”, ha concluso il ministro Orlando.
Nel corso della presentazione sono intervenuti Giovanni Malagò, presidente del Coni e Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, che hanno sottolineato l’importanza del valore sociale dello sport che rafforza la cultura dello sport nel suo insieme, le possibilità di accesso alla pratica, lo sviluppo di tutto il movimento, anche in termini economici.
L’eurodeputato Brando Benifei, in videocollegamento da Bruxelles, ha puntato l’attenzione sulla necessità che le politiche europee di indirizzo sullo sport sociale come vettore di salute, inclusione e coesione sociale siano più incisive e vincolanti. L’importanza dello sfondo europeo è stata illustrata da Pietro Barbieri, rappresentante italiano nel Cese-Comitato Economico e Sociale Europeo che ha espresso un parere a sostegno del valore dello sport e della necessità di politiche pubbliche a sostegno. Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo settore, è intervenuta sulla trasversalità di sport e terzo settore nei tavoli di coprogettazione e coprogrammazione con le istituzioni.