25 luglio 2013 ore: 14:47
Società

Scuola, un questionario on line per segnalare i danni agli edifici

Promosso dai Giovani democratici del Pd, è stato presentato alla provincia di Milano. Quasi 200 gli istituti superiori coinvolti. I casi di maggiore degrado a Cornaredo e all'Itis Giorgi, dove sono fallite le aziende che si occupavano della ristrutturazione
Eligio Paoni/Contrasto Scuola e sicurezza. Parete rovinata

Scuola e sicurezza. Parete rovinata

MILANO – Se le scuole cadono a pezzi, i Giovani democratici del Partito democratico chiedono agli studenti e agli insegnati di segnalarlo. In particolare quando si tratta di istituti superiori, scuole di cui è competente la Provincia. Lo si può fare rispondendo alle domande del questionario disponibile su gdcittamilano.it, presentato oggi a Palazzo Isimbardi dai Giovani democratici. "Lo abbiamo sperimentato con l'Istituto tecnico Pietro Verri, ora vogliamo estenderlo a tutte le circa 200 scuole della Provincia di Milano", aggiunge Giacomo Marossi dei Giovani democratici del Pd. A settembre la raccolta dati proseguirà con un questionario cartaceo. I dati saranno pubblicati in ottobre con un primo dossier sulla scuola. "Dopo aver attivati i ragazzi, è il turno delle istituzioni: insieme al gruppo della Provincia cercheremo di trovare delle soluzioni mirate per ogni istituto", precisa Marossi. Certo a patto che le Province sopravvivano ancora. Il questionario è pensato per ogni istituto scolastico ma in questo momento i Giovani democratici puntano soprattutto sugli istituti di cui è responsabile la provincia. "Il prossimo obiettivo sarà arrivare in Regione", chiosa Marossi.

"Abbiamo appoggiato da subito l'iniziativa dei Giovani democratici perché ci è parsa una bella idea di partecipazione. Vogliamo portare all'interno delle istituzioni le segnalazioni che arrivano da chi frequenta la scuola", commenta la consigliera provinciale Diana De Marchi, di professione insegnante. Con la crisi e il patto di stabilità da rispettare, la Provincia si trova nella situazione paradossale in cui in alcune scuole i lavori di ristrutturazione si interrompono con il fallimento dell'azienda edilizia. È capitato ad esempio in una scuola di Cornaredo, nell'hinterland milanese, dove con il passar del tempo sono scomparsi anche i mobili che erano stati acquistati per le classi, oltre al rame dei cavi elettrici e altro materiale. Oppure all'Itis Giorgi di viale Liguria, dove una struttura nuova di zecca aspetta le ultime rifiniture per essere dichiarata agibile, mentre, denuncia De Marchi, il vecchio istituto crolla a pezzi nonostante sia ancora frequentato. (lb)

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