Senza dimora: gli Help center delle stazioni italiane
Secondo il report annuale dell’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane (Onds) il totale degli utenti negli Help center attivi in 13 stazioni italiane è nel 2013 a quota 25.110. Di questi, oltre 12 mila si sono rivolte al servizio per la prima volta. In totale gli accessi al servizio sono stati 215.730 (169.019 nel 2012), per una media di 725 accessi al giorno (576,2 nell’anno precedente). Crescono gli italiani e gli anziani che si rivolgono agli Help center, anche se gli immigrati che transitano per le stazioni italiane, rappresentano la parte più rilevante dell’utenza, con il 72,6% di presenze, sono in aumento gli italiani, con il 27,4% dell’utenza totale, rispetto al 26 % dell’anno precedente. I bisogni maggiormente espressi dagli utenti risultano essere i servizi per la ricerca di lavoro e accoglienza. Le principali vulnerabilità rilevate su un campione del 50% degli utenti dei centri è il lavoro, seguito dal percorso migratorio complesso, quindi la mancanza o il rischio di perdita del proprio alloggio, mentre il quarto indicatore di vulnerabilità è determinato da una problematica sanitaria. Il 63% delle persone dorme in strada mentre il 16% da amici, conoscenti o dai propri familiari il 12% in centri di accoglienza e il 6% in dormitori di emergenza notturna.
Sempre più over 60. Più che raddoppiato rispetto al 2012 il numero degli over 60, che rappresenta il 9,4% delle persone che hanno chiesto aiuto in stazione, con una incidenza prevalente nelle aree metropolitane. E’ aumentata notevolmente anche la percentuale degli utenti over 50, passati dal 16% del totale nel 2012 al 25% del 2013. Questi dati, evidenziano come, nonostante l’aumento incessante dell’utenza immigrata, la categoria percentuale più in crescita nel 2013 sia rappresentata da uomini italiani over 60. Anche se in generale la fascia più rappresentata è quella tra i 18 ed i 39 anni (11.756) con una buona presenza anche tra i 40 ed i 49 (6.337). Sempre elevato il tasso di utenza maschile, quest’anno il 79% del totale.
Dati giornalieri: Le porte degli Help center si sono aperte in media 725 volte al giorno e ogni ora circa 6 persone si sono presentate per la prima volta. Un esercito di persone in difficoltà che gli operatori dei centri di ascolto orientano presso i servizi pubblici e del terzo settore attivi e disponibili nelle città. Come nel 2012 i numeri più significativi si registrano nei grandi centri urbani: ad esempio Milano, con un totale di accessi pari a 22.380, ha registrato14.092 utenti, dei quali 11.685 uomini e 2.402 donne, principalmente concentrati nella fascia di età compresa tra i 18 e i 39 anni (6.788), immediatamente seguita dalla popolazione di età compresa tra i 40 e i 49 anni (3.709). A Roma si registrano 17.482 accessi al servizio e 2.822 utenti, dei quali 2.163 uomini e 641 donne e 2 transgender; il numero degli stranieri è pari a 2.053. A Bari sono stati 10.890 gli accessi e 1.035 gli utenti, dei quali 903 uomini, 87 donne e 33 transgender; anche in questo caso gli stranieri, 695, superano del doppio i 330 italiani. Numeri imponenti, riguardo gli accessi, anche a Napoli e Torino, con 7.798 e 9.618 interventi effettuati.
Nazionalità. Tra gli stranieri - quasi tre quarti del totale - prevalgono i non comunitari sui comunitari. Le nazionalità maggiormente presenti sono: Romania (oltre il 17%), Marocco (circa il 12%), Tunisia (oltre il 5%), Egitto, Algeria, Bulgaria, Senegal. Seguono Perù, Ucraina, Nigeria e Costa D’Avorio.
Documenti
Rapporto sugli Help center delle stazioni italiane (Onds 2013)
Siti