31 maggio 2011 ore: 13:13
Famiglia

Sono quasi 12 milioni gli italiani che fumano. Sempre più difficile smettere

Indagine Doxa inserita nel Rapporto sul fumo in Italia dell’Iss. Nel 2011 gli italiani fumano in media 13,6 sigarette al giorno. Diminuiscono i tentativi di smettere di fumare: 26,7%. Si comincia a fumare in media a 17,6 anni
Iss Fumo: smettere di fumare

Fumo: smettere di fumare

ROMA - Il Rapporto sul fumo in Italia 2011 prende in esame i dati di un’indagine Doxa effettuata per conto dell’Istituto superiore di sanità. L’indagine mira a scoprire il profilo del consumatore in Italia e le loro abitudini.
I dati. Sono 11,8 milioni i fumatori italiani (22,7% della popolazione), di cui 6,5 milioni maschi e 5,3 milioni femmine. Gli ex fumatori sono 7,8 milioni, i non fumatori 32,3 milioni.
Prevalenza di fumatori per sesso e classe di età. La percentuale maggiore di fumatori maschi si registra tra i 25 e i 44 anni (32,9% di uomini), mentre la maggior parte delle donne fumatrici ha un’età tra i 45 e i 64 anni (25%, appena sopra la fascia 25-44 anni, che registra un 23,7%).
I fumatori maschi si trovano soprattutto al centro Italia (31%), le donne principalmente al nord (20,6%).
 
Età media in cui si comincia a fumare. Nel 2011 l’età media è di 17 anni per i maschi (per la precisione 17,1) e di 18 per le femmine (18,2). L’età media è dunque di 17,6 anni.
I motivi. Secondo la Doxa, i principali motivi per cui si inizia a fumare sono da attribuire: all’influenza degli amici e dei compagni di scuola e alla partecipazione alle feste (60,9%), al piacere e alla soddisfazione provata nel fumare (20,3%), per sentirsi più grandi e, dunque, per un senso di emancipazione (6,6%), all’influenza dei famigliari che fumano (4,8%), al provare un senso di “sicurezza” (2%), all’influenza dal partner (1,8%) e perché stressati o agitati (1,7%).
 
Consumo e spesa media di sigarette. Nel 2011 gli italiani fumano in media 13,6 sigarette al giorno (nel 2003 la media era di 16,1). La spesa media settimanale è di 15,4 euro (nel 2010 era di 16,1 euro e nel 2009 di 16,3 euro).
 
Smettere è difficile. Nel 2011 sono diminuiti i tentativi di smettere di fumare. Il numero di quelli che ci hanno provato è calato incessantemente dal 2007 (erano il 30,5%) al 2011 (26,7%). E’ cresciuto invece il numero di fumatori che hanno ridotto il consumo: nel 2011 sono il 6,7% (nel 2010 erano stati il 2,9%, nel 2009 il 5,7%).
A precisa domanda, il 78,2% degli intervistati (fumatori attuali) ha detto che non sta pensando di smettere di fumare e solo il 9,6% che ci sta pensando. Il 47,5%, poi, pensa di smettere nei prossimi 30 giorni, mentre il 18,4% ci sta pensando.
 
Tra i fumatori che non intendono smettere, i motivi sono: per il 77,5% perché “mancherebbe la compagnia delle sigarette”, per il 66,8% perché penserebbe continuamente alle sigarette; il 65,5% perché vedrebbe persone e situazioni che farebbero riprendere a fumare; il 57,5% ha invece paura di non riuscire a smettere; il 55,6% si sentirebbe perso senza le sigarette.
Solo il 3,6%, infine, chiederebbe aiuto al medico. E se è vero che la maggior parte non richiederebbe alcun tipo di supporto (87,6%), alcuni vorrebbero solo un supporto farmacologico senza ricetta medica (7%) e altri solo supporto farmacologico con ricetta (1,5%). Lo 0,9% vorrebbe solo un supporto psicologico e l’1,9% il supporto dei centri antifumo.
A proposito di questi ultimi, a precisa domanda nel 2011 solo il 37,4% ha detto di conoscere la presenza dei centri antifumo, mentre il 62,6% ha affermato di ignorarne l’esistenza. (da.iac)
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