19 marzo 2012 ore: 16:15
Famiglia

Spinea, baby bulle pestano a sangue 12enne immigrato

Calci e pugni. E poi il volto che diventa una maschera di sangue: il tutto sotto lo sguardo di molte persone che non sono intervenute. Vittima un bambino di appena 12 anni, figlio di una profuga politica in Italia da 4 anni. Il fatto, come ra...
Bullismo: ragazzini si azzuffano

Bullismo: ragazzini si azzuffano

Roma - Calci e pugni. E poi il volto che diventa una maschera di sangue: il tutto sotto lo sguardo di molte persone che non sono intervenute. Vittima un bambino di appena 12 anni, figlio di una profuga politica in Italia da 4 anni. Il fatto, come racconta il Gazzettino, risale a domenica 11 marzo ed ha come teatro la piazza del Comune di Spinea, in provincia di Venezia. Il 12enne con la sua bici e' andato nella piazza per vedere le giostre. Delle ragazzine, di poco piu' grandi di lui, gli hanno tolto il cappellino. Pensava scherzassero. Poi gli hanno chiesto due euro per restituirglielo e il 12enne ha detto di non avere denaro. Cosi' hanno iniziato a colpirlo. "Mio figlio mi ha detto che prima gli hanno tirato un pugno in faccia- spiega la mamma- erano tre ragazzine e un ragazzo". Caduto a terra, "il ragazzo lo ha tenuto fermo, mentre le ragazze lo colpivano con calci e pugni. Appena sono fuggite mi ha telefonato e io sono corsa li' e ho chiamato i carabinieri".

La mamma ha portato il figlio all'ospedale di Mirano: gli hanno riscontrato la frattura del setto nasale e mercoledi' e' stato operato, oltre a numerosi lividi sul viso, specie ad un occhio. Non volevano derubarlo, il 12enne aveva cellulare e bici, e' stato un atto di prevaricazione, di bullismo. "Mi viene un po' di rabbia- continua la mamma- in piazza a Spinea c'era tanta gente e nessuno e' intervenuto per difendere questo bambino a terra con il viso sanguinante". A rendere pubblico il grave fatto Susanna Coen Cagli del Centro di ascolto del Comune di Spinea. Attraverso il Centro da tempo segue la mamma del bambino, giunta in Italia quattro anni fa come profuga politica, e ora anche il piccolo che solo cinque mesi fa ha raggiunto la mamma. "È un grave episodio di bullismo- dice Coen Cagli- un fatto veramente doloroso contro un ragazzino spaventatissimo che ne ha gia' passate tante e questa proprio non ci voleva. Sento il dovere di parlarne per sollecitare una riflessione, una solidarieta' e una comprensione umana. In molti hanno assistito alla violenza eppure nessuno e' intervenuto in aiuto della vittima". (DIRE)

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