15 luglio 2018 ore: 12:43
Immigrazione

Tessere di mosaico come frammenti di vita: i rifugiati riqualificano piazza Matteotti

Ad Acquarica di Lecce, grazie al laboratorio condotto dalla mosaicista leccese Donatella Nicolardi, un gruppo di giovani rifugiati ha appreso le tecniche di un'arte antica, capace di offrire bellezza e riflessione sul proprio percorso di vita. In mostra un gruppo di opere dell'artista che spaziano tra tematiche sociali
Lecce, rifugiati compongono mosaici

LECCE - Non è solo più bella. Piazza Matteotti, ad Acquarica di Lecce, è anche arricchita da tante storie di vita, grazie al mosaico inaugurato di recente che regala all'ambiente nuovi colori. Si chiama infatti "Mosaicando nel giardino fiorito" il laboratorio artistico che ha coinvolto un gruppo di circa dieci ragazzi ospiti del centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo di Acquarica, gestito da Arci Lecce.
Oggi la piazza ha davvero qualcosa in più grazie alle decorazioni che arricchiscono i muretti. Un risultato raggiunto in seguito alle lezioni teorico-pratiche svolte durante il laboratorio diretto da Donatella Nicolardi, artista leccese cresciuta respirando e assimilando la tecnica del mosaico tramandata da una ricca tradizione familiare.

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"Sono stata contattata da Arci Lecce, sulla base della mia esperienza in progetti per cercare di far conoscere l'arte del mosaico tra le nuove generazioni - spiega Nicolardi -. Ho lavorato molto con la mosaicoterapia, e  per sensibilizzare e  far riflettere sulle tematiche dell'immigrazione e della violenza contro le donne. Questa volta si trattava di coinvolgere giovani rifugiati, ragazzi di circa 20 anni, in un progetto di riqualificazione". Il laboratorio ha visto una prima parte di brevi lezioni teoriche alla scoperta del materiale da utilizzare - frutto di scarti di lavorazione - e una parte successiva di esercitazione e realizzazione pratica dei mosaici parietali, svolta presso la masseria 'Luna dei Messapi' di Acquarica. Un lavoro avviato nel novembre dello scorso anno e concluso con la vera e propria posa in opera in Piazza Matteotti tra marzo e aprile 2018.

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"Il mosaico è un'arte molto lenta, che consente anche di tornare indietro, aggiustare, correggere il lavoro fatto - precisa Nicolardi -. Attraverso questa esperienza i giovani coinvolti hanno avuto un aiuto in più per elaborare i propri vissuti, spesso drammatici, affrontare le problematiche della vita, vedere la propria strada in un'altra ottica". Il video che mostra Piazza Matteotti riqualificata è stato presentato nel contesto della mostra "Intessere. Le ragioni della leggerezza", personale di arte musiva, installazioni e design allestita e aperta fino alla fine di luglio nelle scuderie del castello di Acaya, in provincia di Lecce, a cura della critica d'arte Pompea Vergaro. La mostra, che accoglie un gruppo di circa venti opere dell'artista leccese, ha il filo conduttore del mosaico come 'metafora del tutto' contenuta in piccole tessere, spaziando tra temi sociali come la violenza contro le donne, il razzismo, la guerra, la dolorosa esperienza dell’emigrazione. "L'idea è quella di dare un seguito a questi progetti di riqualificazione urbana - aggiunge Nicolardi - riproponendo nel prossimo futuro ad altre persone un laboratorio come quello già svolto, in un'altra area del territorio da riqualificare". La mostra è visitabile presso le scuderie del Castello di Acaya al mattino dalle 9.30 alle 12.30 e nel pomeriggio tre le 18 e le 22. (sm)

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