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Misura e termometro del modus vivendi delle varie epoche storiche, la prostituzione è stata al contempo: demonizzata, osannata, praticata, negata, rappresentata. Pensare alla prostituzione significa ripensare anche al senso della vita, al maschile e al femminile, ai sentimenti, alle passioni alla costruzione del piacere, all’arte dell’erotismo, al potere di prendere, di comprare, di possedere tutto anche il corpo. Ultimamente il dibattito intorno a tale fenomeno risulta spesso semplificato, manca una comprensione più ampia che dia vita ad una riflessione di lungo respiro e che vada oltre le letture precotte, ideologiche, pretestuose. Almeno questo è lo scopo e la sfida dell’Associazione On the Road e di molti compagni e compagne che con questo volume vorrebbero rilanciare un dibattito sulla prostituzione. Una riflessione che abbia una forte valenza culturale e che cerchi di mettere in correlazione: i vari mondi del fenomeno della prostituzione (volontaria, coatta, femminile, maschile, minorile, degli adulti, italiana, straniera, transessuale, virtuale…) che vengono qui etichettati unilateralmente come porneia; e i luoghi (o non luoghi) della prostituzione medesima (i paesi di origine delle vittime della tratta, la strada come luogo della pratica prostituiva, gli interventi di comunità).