19 settembre 2009 ore: 19:04
Economia

Prostituzione (lug. 08): le leggi negli altri paesi europei

In Olanda la prostituzione e’ legale e ciò a partire addirittura dal 1815. Dal 2000 sono diventati legali anche i locali dove esercitarla. Sono anche disponibili undici zone ’speciali’, dove le professioniste del sesso lavorano all’aperto. Guai però a lavorare fuori da queste zone: la polizia potrebbe anche arrestarle. Le prostitute per essere in regola debbono anche pagare le tasse.
In Belgio la prostituzione e’ legale fin dal 1948, ma può essere perseguita se turba l’ordine pubblico. Punito anche lo sfruttamento. Generalmente la maggior parte dell’attività economica legata al sesso si svolge in bar a luci rosse e case private. Le prostitute debbono essere in regola anche con il fisco proprio come delle lavoratici autonome e possono godere anche di assistenza sociale.
In Germania occorre fare riferimento a una legge che legalizza l’attività di circa 400.000 lavoratrici del sesso assegnando alle prostitute tutte le garanzie assicurative in materia di malattia, disoccupazione e pensione. Il favoreggiamento non è punibile (sempre che non vi sia sfruttamento) e l’attività dei locali ad hoc e’ considerata lecita.
In Austria la prostituzione è consentita nelle case chiuse ed è obbligatoria una registrazione di esercizio. All’aperto è tollerata in alcune aree urbane ed extra-urbane.
In Svizzera la prostituzione e’ legale; nel Cantone Ticino viene anche esercitata all’interno di bar-alberghi. La normativa prevede anche la patente per affittacamere e la registrazione.
In Gran Bretagna la prostituzione non è illegale ma è vietato l’adescamento e lo sfruttamento. Il lavoro si svolge prevalentemente in locali e abitazioni private, ma anche in strada.
Le case chiuse in Spagna sono illegali dal 1956 anche se di fatto si sono trasformate in “club”. Dal 1995 la legge non vieta la prostituzione, ma punisce chi ricatta e sfrutta le prostitute.
Le case di tolleranza in Francia sono state chiuse nel 1946 con la legge Marthe Richard che non considera reato la prostituzione sulle strade. Il meretricio viene definito come un’attività che viola la tranquillita’ e l’ordine pubblico’ ed è per questo che si prevedono sanzioni contro l’adescamento e i clienti.
In Grecia le prostitute debbono iscriversi in appositi registri e sottoporsi a visite mediche periodiche che autorizzano a svolgere il lavoro in veste quasi ufficiale.
La Svezia, risulta uno dei Paesi europei piu’ severi nei confronti del sesso a pagamento. Anche se non lo considera un reato, una legge in vigore dal gennaio 1999 ha introdotto le maniere forti nei confronti dei clienti. Se colti in flagrante rischiano da sei mesi a un anno di carcere. Non sono punibili le prostitute, ma è sanzionato l’adescamento, sia se compiuto da chi vuole vendere la prestazione sessuale sia se compiuto da chi la vuole comprare.
In Irlanda la prostituzione è invece considerata un reato. Niente case chiuse dunque e sono previste ammende ed arresto sia per le prostitute sia per i clienti.

Fonte: http://blog.donatellaporetti.it
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