Psicologi forensi: ''Abusi sui minori? Il 96% è falso''
Insomma, e' un quadro statistico, quello ricostruito al convegno in corso a Roma, che smentisce decisamente l'allarme sociale sulla pedofilia. De Cataldo cita l'esempio degli Stati Uniti, dove gli abusi sessuali hanno subito un calo del 53%: una percentuale- spiega- di grande valore scientifico perche' certificato da enti governativi. Ma anche da noi le cifre parlano una lingua diversa da quell'"aumento spaventoso" di abusi verso i minori descritto dai mass media. Stando all'Istat (tabelle 2006), le denunce per violenze sessuali sono state 4.513 e quelle per atti sessuali con minori 460, grosso modo il 10%. E a livello di condanne? Secondo De Cataldo, circa 120 sentenze all'anno. Un numero davvero esiguo.
Dunque, e' la stampa che finisce sul banco degli imputati. Ma ancor piu' gli psicologi e gli esperti che affiancano i giudici nelle aule dei tribunali. Sullo sfondo il caso di Rignano Flaminio, dove "non c'e' traccia di niente": De Cataldo non nasconde la sua profonda "preoccupazione" per "il modo incompetente" di raccogliere le testimonianze dei bambini, perche' "decisioni sbagliate- avverte- si traducono in errori giudiziari".
In materia di immigrazione "la sinistra sembra incapace di capire i sentimenti e le ragioni che vengono dal paese reale". Lo dice il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. "Nessuno- continua- si sogna di sottovalutare il contributo dei circa 4 milioni di immigrati regolari che danno una mano concreta a interi settori della nostra economia (non solo l'agroalimentare) e che si prendono cura dei nostri bambini e dei nostri anziani". Al contrario, insiste, "semmai, e' proprio la severita' rispetto all'immigrazione clandestina che rappresenta il presupposto e la condizione per praticare una politica di accoglienza e tutela dei regolari".E' quello che fanno "tutti i governi del mondo, inclusi quelli di sinistra, incluso Zapatero: e non si capisce perche' l'Italia dovrebbe regolarsi diversamente".
L'opinione pubblica, conclude Capezzone, "lo ha capito bene, e solo le nostre opposizioni si attardano in polemiche che irriteranno sempre di piu' gli elettori, inclusi tanti sostenitori storici della sinistra. Le urne del 6-7 giugno esprimeranno un verdetto molto severo a danno del Pd: e a Largo del Nazareno non avranno certo il diritto di rimanerne stupiti". E nei processi per atti sessuali verso minori, insiste De Cataldo (che a Rignano e' consulente difensiva delle maestre), "il tasso di errori e falsi abusi e' altissimo", con "sentenze che vanno fuori strada a causa di una perizia". Insomma, taglia corto la presidente della Spg, non vedo per quali ragioni gli psicologi, come gli altri professionisti, non debbano essere responsabili dei loro atti: quando si sbaglia, come e' per tutte le professioni, si paga".
Il Centro di documentazione sui falsi abusi, elaborando i dati del ministero della Giustizia, conferma una realta' in controtendenza rispetto all'allarme mediatico: "Nel febbraio 2008 i detenuti per abusi sui minori- riferisce Vittorio Apolloni- erano 1.320, di cui 400 stranieri e 430 in attesa di giudizio. La media di condannati annuale e' di 178, con circa il 30% che e' innocente". Ma non solo, su un totale di 3 milioni 850mila denunce quelle relative a violenze su minori sono 4.950, con un rapporto percentuale- osserva Apolloni- dello 0,13%. E una incidenza di condanne sul totale delle denunce che raggiunge un modestissimo 0,01%. E qui il dato clamoroso, sul fronte degli abusi sessuali le condanne incidono per il 3,60% a fronte di un 96,40% di false denunce.
Oreste Dominioni, presidente dell'Ucpi, non nasconde la sua preoccupazione sulle "prassi non corrette" spesso seguite nei procedimenti dove vittime sono i minori: "Vi sono metodi- dice- che ormai si sganciano sempre piu' da metodologie scientifiche e rispondono a un modo di procedere approssimativo nell'interrogare i minori".
"Non e' serio quello che sta avvenendoin questo Paese". È il commento alle politiche del Governo sull'immigrazione di Anna Finocchiaro, capogruppo Pd al Senato, che ne parla a Bologna in occasione di un'iniziativa sulla sicurezza con il candidato sindaco Flavio Delbono. "Non e' neanche serio, di fronte ad un problema cosi' complesso come quello dell'immigrazione, agitare le bandiere del respingemento", sottolinea parlando con i giornalisti. E alla domanda se esista in Italia un rischio di xenofobia, Finocchiaro risponde: "Credo di si', altrimenti non avremmo in questo Paese le proposte di destinare carrozze del metro' ai soli immigrati, non avremmo avuto la tentazione dei presidii-spia, e non diremmo tante bugie sul fatto, purtroppo vero, che con questo di modo costruire le politiche sull'immigrazione rischiamo anche di abbandonare tanti bambini".
"È un fatto- aggiunge la senatrice- che non riesco a ricondurre non solo ai principi della Costituzione, ma a nessuno dei trattati con cui l'Italia si e' impegnata in Europa e nel mondo, ma nemmeno- conclude- all'anima vera dell'Italia". In altri termini, "Rignano e' il caso piu' eclatante, che pero' non e' isolato. Ha fatto da detonatore di un problema che gia' c'era: ci sono regole messe a punto da studi di psicologia e psichiatria infantile- insiste Dominioni- che indicano come deve essere condotto l'esame di un minore, ma se questo esame non segue la metodologia corretta ci dara' risultati non attendibili".
Nei tribunali oggi, emerge al convegno, vige una sorta di 'fai da te', in assenza di criteri unitari e con modalita' di 'ascolto' dei bambini che cambiano da magistrato a magistrato. Quali i possibili rimedi? Le camere penali puntano a "rendere obbligatoria", specie nelle indagini preliminari, la videoregistrazione, cosi' da avere una "fedele documentazione" delle testimonianze, il che comunque non vuol dire- puntualizza Dominioni- che "non possa esserci un nuovo esame della persona". Quanto a sezioni speciali, secondo il presidente dell'Ucpi "e' importante la specializzazione a livello di polizia e pm nella raccolta delle prove, non lo e' quella a livello di giudice".
(DIRE)