19 settembre 2009 ore: 19:04
Disabilità

Salute mentale: i Ddl di modifica della legge 180/78

I disegni di legge (C.174 e C.152) tutt’ora in discussione presso la Commissione Affari Sociali e concernente rispettivamente “Norme per la prevenzione e la cura delle malattie mentali” e “Norme per la riorganizzazione dell'assistenza psichiatrica e per la tutela dei malati di mente” intendono modificare la legge 180/78, e in particolare gli articoli 33 e seguenti della legge 833/78, in cui i contenuti della legge n.180 sono incorporati.
In particolare vengono messi in discussione prevalentemente tre aspetti dell’attuale organizzazione dell’assistenza psichiatrica: il numero e le caratteristiche delle strutture residenziali, il ruolo del pubblico e del privato nell’assistenza e le modalità del Tso (Trattamento sanitario obbligatorio). Il disegno di legge prevede una capienza (tendenza all’aumento) delle strutture residenziali fino a 50 posti, accentuando secondo alcuni la natura custodialistica a spese della connotazione socio-riabilitativa. In secondo luogo si tende ad incentivare il coinvolgimento del privato sociale e imprenditoriale nell’assistenza psichiatrica. Aspetto importante è quello relativo al Tso, che può essere richiesto da chiunque ne abbia interesse, previa conferma da parte di uno specialista.
Per ciò che concerne l’inserimento lavorativo, i disegni di legge prevedono che il 25% degli emolumenti rimanga al malato, con il 75% che va a coprire le spese. Sul piano sociale, si concedono quattro ore giornaliere di libera uscita alle persone sofferenti.
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