Salute mentale: i Ddl di modifica della legge 180/78
In particolare vengono messi in discussione prevalentemente tre aspetti dell’attuale organizzazione dell’assistenza psichiatrica: il numero e le caratteristiche delle strutture residenziali, il ruolo del pubblico e del privato nell’assistenza e le modalità del Tso (Trattamento sanitario obbligatorio). Il disegno di legge prevede una capienza (tendenza all’aumento) delle strutture residenziali fino a 50 posti, accentuando secondo alcuni la natura custodialistica a spese della connotazione socio-riabilitativa. In secondo luogo si tende ad incentivare il coinvolgimento del privato sociale e imprenditoriale nell’assistenza psichiatrica. Aspetto importante è quello relativo al Tso, che può essere richiesto da chiunque ne abbia interesse, previa conferma da parte di uno specialista.
Per ciò che concerne l’inserimento lavorativo, i disegni di legge prevedono che il 25% degli emolumenti rimanga al malato, con il 75% che va a coprire le spese. Sul piano sociale, si concedono quattro ore giornaliere di libera uscita alle persone sofferenti.