19 gennaio 2006 ore: 17:22
Famiglia

Ventotto manager della società Dhl tinteggiano lo storico istituto milanese dei Martinitt, per minori senza genitori. E' il progetto ''Do it yourself'', per la formazione del senior management dell'azienda

Bambini di colore sorridono

Bambini di colore sorridono

MILANO - Forse qualcuno di loro non l'aveva mai fatto in vita sua. Ma, come avranno capito dopo questa esperienza, per dipingere una parete non serve poi granché: pennello, vernice, olio di gomito e, in questo caso, un pizzico di allegria. Tra ieri e oggi un gruppo internazionale di 28 manager della società inglese Exel (diventata Dhl dopo la recente acquisizione da parte di Deutsche Post World Net), tra i protagonisti mondiali nel settore della logistica integrata, si sono improvvisati imbianchini offrendo il proprio tempo per verniciare i locali dell'Istituto milanese Martinitt e Stelline di via Pitteri 56, storica casa di ospitalità per gli orfani della città. Trentasei ore di lavoro a fianco dei 32 giovani ospiti per rimettere a nuovo uno degli alloggi dell'Istituto, arredamento compreso, formato da quattro camere da letto e un soggiorno, in cui verranno ospitati otto ragazzi.

 

Il progetto, denominato 'Do it yourself', fa parte del "Leadership Challenge Programme" della società, iniziativa dedicata al 'senior management' del gruppo per preparare i dirigenti alle future responsabilità. "Abbiamo individuato questo progetto all'interno del Leadership Challenge Programme perché lo riteniamo un modo efficace e concreto per dare aiuto ai ragazzi ospiti e alla loro comunità -spiega Vittorio Mascolino, Logistics Manager del settore Technology di Exel in Italia-. Allo stesso tempo è un eccellente campo di prova per i nostri manager, in cui esercitare e affinare le capacità gestionali e di leadership che si richiedono loro nello svolgimento delle attività lavorative. Inoltre, in questo progetto la nostra azienda trova un naturale terreno di confronto e relazione con il territorio in cui Exel svolge una importate funzione industriale. E sostenere l'Istituto Martinitt e Stelline è un'occasione per esprimere attivamente l'attenzione al sociale del nostro modo di fare impresa".

 

Parole di apprezzamento anche da parte del Presidente dell'Istituto, Emilio Trabucchi: "Un'opportunità di fare volontariato e di impegnarsi a favore della comunità, che vede la collaborazione tra un'impresa privata e un ente pubblico di servizi alla persona. Ci auguriamo che interventi concreti di questo genere si ripetano in futuro, anche in considerazione del grande valore di aggregazione, scambio culturale e sensibilizzazione nei confronti dei più bisognosi". L'Istituto Martinitt e Stelline appartiene alla storia di Milano sin dal 1532; oggi fa parte dell'azienda di servizi alla persona "Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio" ed è governato da un Consiglio formato da amministratori eletti da Regione Lombardia e Comune di Milano. Da sempre, i "Martinitt" accolgono minori italiani e stranieri con situazioni familiari difficili, fornendo servizi di formazione e sostegno per un graduale inserimento nella società e nel mondo del lavoro. (ar)

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