19 settembre 2011 ore: 16:55
Welfare

In Sardegna scatta la lotta alle sigarette. 250 casi al centro antifumo

sigaretta come le altre tossicodipendenze. Per cinque giorni il Centro antifumo di Cagliari attiverà una campagna per combattere la dipendenza da nicotina. Sono 250 le persone che ogni anno cercano di smettere di fumare: un terzo ci riesce
Alberto Cristofari/Contrasto Mozziconi di sigarette spente

Mozziconi di sigarette spente

CAGLIARI – Il fumo come danno non solo dal punto di vista strettamente medico, ma anche dal punto di vista dell’impatto sociale. Una dipendenza di cui si parla ancora troppo poco, rispetto a quelle per gli stupefacenti o all’alcol, ma che anche nell’Isola provoca ogni anno un gran numero di vittime. Si intitola “Scacco al fumo” l’iniziativa portata avanti dal Centro antifumo della  II Unità operativa di Pneumologia dell’ospedale Binaghi di Cagliari, la struttura specializzata nella lotta al tabagismo attraverso la sensibilizzazione e le campagne di informazione, specie verso i più giovani.
Il progetto, organizzato in Italia dalla Società italiana di Tabaccologia (Sitab), approda anche in Sardegna con una serie di iniziative rivolte a contrastare l’aumento dei fumatori di sigarette. Da oggi, sino al 23 settembre, verranno allestiti nel centro cagliaritano dei punti di incontro destinati ai cittadini che desiderino avere informazioni sul tabagismo e sul livello di dipendenza fisica dalla nicotina, sulle modalità per smettere di fumare e sui corsi organizzati dagli specialisti. E siccome spesso sono proprio i fumatori a non voler affrontare il problema della dipendenza da nicotina, per far capire loro i rischi verrà effettuata gratuitamente la misurazione del monossido di carbonio espirato, mentre per i più giovani verrà distribuito del materiale informativo. Il centro cagliaritano specializzato nella terapia al tabagismo in media affronta 250 casi all’anno: dopo il colloquio di primo inserimento, scatta il percorso diagnostico e terapeutico (esattamente come avviene per le altre dipendenze). “A conti fatti – hanno assicurato gli specialisti - il 36,2% delle persone risulta totalmente astinente dal fumo da almeno un anno dopo la terapia”. (fp)
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