Sbarchi, 231 nuovi arrivi a Palermo. L'appello della Caritas
Le famiglie siriane e palestinesi arrivate al porto di Palermo |
PALERMO – Con i volti stremati, affamati e molto provati dal viaggio. In questo modo sono arrivate questa mattina, già a partire dalle ore 9, le famiglie siriane e palestinesi al porto di Palermo con la nave militare Sirio dell’operazione Mare Nostrum. Si tratta, in particolare di 231 persone, tutti di nazionalità siriana e palestinese e in buone condizioni di salute, di cui nove donne in stato di gravidanza. Molte donne, in prevalenza giovani ma anche qualche anziana, avevano il viso completamente ustionato dal sole ed i bambini erano chiaramente provati dalla fame. In particolare, per i più piccoli si è provveduto a fare avere subito il latte pediatrico.
Si tratta in prevalenza di nuclei familiari con molti bambini fuggiti dalla Siria e si presume anche dalla striscia di Gaza, quasi tutti in possesso di regolare documenti di viaggio. Per rispondere ai loro primi bisogni si è messa subito in moto la macchina della solidarietà composta dalla Protezione civile, comune, Caritas e Asp.
Tra i primi bisogni dei migranti ci sono acqua, cibo e scarpe per i bambini. In particolare, in queste ore la Caritas lancia un appello alla cittadinanza per la raccolta di latte, giocattoli e vestiario per bambini e adulti. Tutti i profughi verranno accolti all’interno dei locali diocesani, gestiti dalla Caritas a Villaggio Ruffini dove potranno trascorrere la notte, lavarsi e ulteriormente rifocillarsi in attesa di riprendere il viaggio per altre destinazioni europee.
“Sono tutti gruppi familiari a cui daremo particolare attenzione - ha riferito il direttore della Caritas P. Sergio Mattaliano – considerato la notevole presenza di bambini. Abbiamo bisogno soprattutto di vestiti e scarpe per bambini ma anche di pannolini, biberon, latte, giocattoli e qualsiasi altro bene vogliate donare e pensate possa essere utile ai più piccoli. Sappiamo che, nel giro di pochi giorni hanno tutti l’intenzione di andare via - ha aggiunto Mattaliano -. In queste ore, insieme a tutti i volontari, ci mettiamo in pieno servizio per rifocillarli e farli rimettere in forze per potere proseguire il loro viaggio. Molti infatti sono coloro che intendono ricongiungersi con i loro familiari già presenti nel nord-Europa. Sono fratelli che dobbiamo aiutare e sostenere in tutti modi perché, ricordiamoci, che scappano dalla guerra sia in Siria che in Palestina. Per questo ci stiamo attivando anche per il sostegno psicologico con l’ausilio dei nostri mediatori culturali e l’assistenza volontaria di medici e pediatri”.
“Le condizioni dei migranti sono complessivamente buone – ha sottolineato il direttore dell’Asp di Palermo Antonino Candela -. C’è stato qualche caso di disidratazione ma è tutto nella norma. Registriamo questa volta una presenza massiccia di neonati e piccoli bambini che non hanno alcun problema di salute. Per le donne in gravidanza abbiamo effettuato il protocollo specifico senza alcun problema”. (set)