13 novembre 2013 ore: 14:51
Economia

Dopo gli sbarchi, a Catania crescono i senza dimora. “Servono coperte”

Sono soprattutto migranti, arrivati in Sicilia in seguito agli ultimi sbarchi. L’Appello della “Ronda dell'amicizia” alla cittadinanza: “Dateci una mano ad affrontare l’inverno”
Fabio Cuttica/Contrasto Senza dimora steso a terra

Senza dimora steso a terra

CATANIA – “Dacci una mano ad affrontare l'inverno. Dona una coperta a La Ronda dell'amicizia”. Con questo appello rivolto alla cittadinanza etnea, l’unità di strada La Ronda dell’amicizia chiede di sostenere tutti coloro che non hanno una casa e vivono per la strada regalando coperte e quant’altro può servire ad affrontare il prossimo inverno. Secondo i volontari dell’associazione, in quest’ultimo periodo, le persone senza fissa dimora sono cresciute a macchia d’olio e sono soprattutto migranti arrivati in Sicilia in seguito agli ultimi sbarchi.

Ogni sera, infatti, l’Unità di Strada, il servizio di ronda notturna della "Ronda dell'Amicizia" di Catania compie il suo giro per portare assistenza ai senzatetto con caffè e tè caldi, panini, ma soprattutto, in questo momento servono coperte di lana e sacchi a pelo.
“L’inverno è arrivato, la vita di strada sarà ancora più faticosa per coloro che non hanno casa – dicono i volontari de La Ronda dell’amicizia -. La notte la temperatura scende e si rende ancora più necessario l’aiuto a coloro che dormono per le strade cittadine”.
E’ sopratutto  dall’Help Center che vengono accolte le richieste di ricovero notturno da parte di chi non ha un tetto e da lì parte anche l’unità di strada, potenziata per far fronte alle crescenti richieste di assistenza in strada.

A Catania non esiste un censimento ufficiale dei senzatetto ma, secondo i volontari sono alcune centinaia, 35 gli homeless italiani fissi ma il flusso delle persone è in continuo aumento  soprattutto di chi è arrivato negli ultimi mesi in Sicilia dall’Africa. Nel centro etneo, purtroppo, le strutture dedite all’accoglienza primaria risultano poche e soltanto con una capienza complessiva di 150 unità accolte, rispettivamente, nel dormitorio della Caritas, nel centro Il Faro e nella Locanda del Samaritano h24. Ecco perché parecchi quartieri sono pieni di persone costrette a fermarsi in immobili spesso abbandonati in assoluta precarietà dislocati in diversi punti della città.
L'Help center inoltre segnala la presenza di alcuni soggetti con problemi psichiatrici che si rifiutano di entrare nelle strutture allestite ma che non sono presi in carico dai dipartimenti di salute mentale.

“La notte, sopratutto in inverno, è per loro il momento più difficile  spiega Gabriella Virgillito di Telestrada, da sempre vicino al problema -. Per questo, per aiutarli, bisogna anche conoscere quello di cui hanno bisogno, avvicinandosi e provando ad ascoltarli. Ci sono coloro che si riparano in case abbandonate e chi, invece, vaga senza una meta precisa”.
L’amministrazione comunale di Catania per il momento non si è ancora pronunciata e non si esclude che lo farà magari interpellata dalle stesse associazioni.
Le coperte e i sacchi a pelo si possono donare portandole presso il centro “Accoglienza e Solidarietà” di via Finocchiaro Aprile, 111 o presso “I Cavalieri della Mercede” di via San Giuliano, 59. (set)

 

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