Napoli, una fondazione per consolidare la rinascita del Rione Sanità
Napoli, il campanile chiesa santa Maria della Sanità
NAPOLI – Sarà il cardinale Crescenzio Sepe a benedire la nascita della Fondazione di Comunità San Gennaro, che sarà presentata questa sera a Napoli alle catacombe di san Gennaro. Con l’arcivescovo di Napoli, anche il presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo e il maestro Mimmo Jodice. La Fondazione nasce dopo oltre dieci anni di lavoro nel difficilissimo Rione Sanità, dove la tenacia di un prete “illuminato”, don Antonio Loffredo, ha permesso di creare opportunità di lavoro e di vita diverse da quelle della strada, per decine di giovani del quartiere.
La Fondazione San Gennaro partecipa al bando di Fondazione con il Sud, che favorisce la nascita delle fondazioni di comunità nel Mezzogiorno, con un programma che prevede il raddoppio delle risorse economiche raccolte. Nei prossimi 10 anni, la Fondazione San Gennaro mirerà a dotarsi di un patrimonio di almeno 2,5 milioni di euro, che con il sistema del grant matching (raddoppio della raccolta) diventerà di 5 milioni. Inizia la sua attività con una dotazione patrimoniale di circa un milione di euro (metà di soci fondatori e sostenitori e l’altra metà del grant matching Fondazione con il Sud). A questa cifra è da aggiungere un fondo derivante da una dotazione di opere d’arte pari a 684 mila euro (valore stimato dagli artisti).
Napoli, sullo sfondo il campanile di Santa Maria della Sanità |
La Fondazione di Comunità San Gennaro organizzerà in termini concreti la sinergia tra le diverse realtà che da anni operano nel Rione Sanità, con l'idea di innescare il cambiamento dal basso, cioè da un fare quotidiano nell'ottica dello sviluppo sostenibile. Fanno parte della nascente Fondazione alcuni organismi sociali che da anni operano sul territorio, supportati da una rete di imprenditori e Fondazioni che hanno creduto e sostenuto le attività del Rione nel corso degli anni: l’associazione co-Operazione San Gennaro (rete non profit del territorio), L’Altra Napoli Onlus, le parrocchie Santa Maria della Sanità e S. Severo alla Sanità, le fondazioni Alberto e Franca Riva Onlus, Grimaldi Onlus, Pasquale Di Costanzo e Peppino Vismara, la Rete San Gennaro (che riunisce gli imprenditori del territorio), la Caronte S.r.l. e la Feudi di San Gregorio S.P.A.
- "Da qualche anno nel Rione Sanità si è ripreso a far musica, teatro, danza - sottolinea don Antonio Loffredo, ideatore della Fondazione Comunità San Gennaro - ormai nella zona c'è la consapevolezza che Napoli va ricostruita e restaurata, nelle cose e nello spirito. La tutela e la valorizzazione del patrimonio storico artistico, per noi del Rione Sanità, non sono una divagazione per anime belle o un imperativo costituzionale, sono soprattutto la chiave per riscoprire un antico modello di sviluppo economico". Oltre a quello di dare stabilità a quanto già realizzato sul territorio, la Fondazione punterà a promuovere e sostenere nuovi progetti e l'imprenditoria giovanile; a incoraggiare la cultura della responsabilità, della gratuità e della solidarietà; a investire sulla formazione e sullo scambio di risorse e competenze e infine vorrà contribuire all’infrastrutturazione sociale ed economica del territorio per consentire la fruizione dei beni, in modo moderno ed economicamente sostenibile. (ip)