1 dicembre 2017 ore: 12:04
Disabilità

Cambridge English, prima certificazione per ciechi e ipovedenti

Materiali preparatori creati ad hoc, innovazioni tecnologiche, procedure modellate sulle esigenze dei singoli candidati e il lavoro di docenti volontari hanno permesso a 16 studenti provenienti da tutto il paese di sostenere le prove per il conseguimento della certificazione linguistica europea all'università di Urbino
tastiera in braille, informatica per ciechi

URBINO – Hanno un’età media di 27-28 anni, sono sia lavoratori che studenti e provengono da ogni parte d’Italia. Tutti sono accomunati dal fatto di essere non vedenti o ipovedenti. Sono i sedici giovani che hanno recentemente conseguito la certificazione linguistica europea nell’ambito della prima sessione di esami di Cambridge English in Italia, interamente dedicata a persone adulte non vedenti o ipovedenti. Si tratta di un progetto che ha visto coinvolti Cambridge English, la sezione di Pesaro dell'Irifor (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e l'Università di Urbino Carlo Bo, che ha ospitato le prove nel Centro linguistico dell'Ateneo. Le prove si sono tenute il 17 e 18 novembre scorsi. 

Da ogni parte d'Italia. I sedici partecipanti provenivano da ogni parte d'Italia. In nove hanno sostenuto l'esame per il Preliminary English Test (PET), mentre gli altri 7 per il First Certificate in English. I candidati sono stati coadiuvati dall'Irifor nella fase di preparazione delle prove, che si sono svolte anche grazie al contributo del direttore e dei tecnici del Centro linguistico di Ateneo dell'Università di Urbino Carlo Bo e di 18 docenti di lingua inglese del territorio che hanno aderito come volontari al progetto. 

Preparazione su misura. Il punto di partenza è stata la creazione di un centro linguistico inclusivo (CLI - Centro Linguistico Irifor) rivolto specificatamente a persone con queste particolari esigenze, diretto dalla stessa Borromeo, che innanzitutto ha realizzato i primi materiali per la preparazione dell'esame espressamente dedicati a studenti non vedenti e ipovedenti e non “adattati” a partire da quelli standard. Essi sono stati utilizzati per un corso preparatorio di 6 mesi tenuto attraverso una piattaforma online con una lezione a settimana e al quale hanno preso parte 36 studenti.   

Modalità personalizzate. Le prove d'esame sono poi state svolte seguendo rigorosamente le procedure previste dall'ufficio “Special Requirements” di Cambridge English: "L'obiettivo di questo regolamento, che è articolato in modo da rispondere alle esigenze specifiche di ogni singolo partecipante - ha spiegato Catherine Farwell, Center Examinations Manager per il Centro Cambridge English di Urbino - è quello di non creare né aiuti né ostacoli ingiustificati per i candidati, per permettere loro di sostenere l'esame in condizioni equivalenti a quelle delle sessioni che seguono le procedure tradizionali". 

Dalla carta ai software dedicati. Alcuni partecipanti hanno svolto l'esame grazie a materiale cartaceo in cui i testi erano riportati in braille o con caratteri a stampa ingrandita. Altri invece hanno utilizzato un computer dotato di un software che convertiva in braille i testi d'esame (giunti in formato pdf) trasmettendo poi degli impulsi a una tastiera, anch'essa in braille, che permetteva ai partecipanti di fruirli tramite il tatto. Chi invece non si avvaleva del braille ha potuto accedere ai testi d'esame tramite un programma che li “trasformava” in un audio ascoltabile con degli auricolari o tramite la lettura diretta da parte dei docenti che li seguivano, oppure la lettura dai materiali con caratteri stampa ingrandita.      

Mission e possibili sviluppi. "Cambridge English  è al fianco di chiunque abbia voglia di imparare l’inglese e dimostrare le proprie conoscenze, è un motivo di orgoglio aver supportato l’entusiasmo e la voglia di apprendere di questi candidati", ha sottolineato Roberto Forleo, responsabile Marketing di Cambridge English in Italia. Una visione condivisa anche da Maria Mencarini, consigliere nazionale di Irifor: "Con questo progetto abbiamo rispettato pienamente la mission e lo scopo di Irifor, cioé diffondere la cultura e la formazione per le persone con disabilità visiva". Considerato il notevole interesse manifestato da candidati non vedenti e ipovedenti, questa dovrebbe essere solo la prima fase di un'iniziativa che potrebbe vedere tra i suoi sviluppi futuri la realizzazione di corsi per docenti che possano poi insegnare nel Centro Linguistico Irifor e la partecipazione a nuove sessioni d'esame Cambridge English nel 2018. 

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