Cibo, Martina: siamo tutti Suleiman, resilienti e resistenti
ROMA - "Suleiman ha lasciato l'Africa anni fa in cerca di futuro. A Roma, con altri sette migranti da 5 paesi africani diversi, ha fondato una cooperativa agricola sociale, per produrre yogurt e culture biologiche. Ora collabora e ha anche aiutato aziende agricole italiane a sviluppare queste attivita'. Simbolico il nome scelto: Barikama', ossia 'resistente, resiliente' in lingua Banbara'. Questo ci ricorda quanto sia importante scendere in campo a difesa dei lavoratori agricoli". Questo il racconto scelto da Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, nel suo intervento di stamani a Roma preso la sede Fao, l'Agenzia Onu per l'Alimentazione e l'agricoltura, dove si celebra la Giornata Mondiale dell'Alimentazione.
"Sconfiggere la poverta'- prosegue il ministro- e' un atto di giustizia, per questo dobbiamo lavorare insieme per garantire il cibo a tutti. La mancanza di equita' porta al paradosso di 815 milioni di affamati da un lato, e uno spreco alimentare pari al 33 per cento del cibo prodotto globalmente dall'altro. Richiamo per questo il pensiero di Papa Francesco, che disse: 'vorrei che ognuno percepisca la presenza dei volti delle donne e degli uomini che hanno fame'. La fame non e' un dato statistico- sottolinea Martina- ma e' fatta di storie: i migranti non sono un gruppo indistinto ma una somma di vite e di storie".
Quindi la conclusione: "Tale situazione conferisce un compito, una responsabilita' a tutti noi per combattere le disuguaglianze. Anche noi dobbiamo essere fino in fondo Barikama', 'resistenti'". (DIRE)