12 gennaio 2018 ore: 15:52
Immigrazione

Giornata migranti, Gazzi (Assistenti sociali): "Momento di riflessione"

Il Presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali ha ricordato alcuni numeri del fenomeno migratorio: circa un miliardo le persone in movimento. “Numeri che impongono si affronti questo problema non in una visione locale quanto piuttosto tentando di individuare approcci e soluzioni davvero a livello planetario”
Migranti. Sbarchi. Persone ammassate

ROMA - “La Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebra domenica in tutte le diocesi italiane sia un ulteriore momento di riflessione sul fenomeno delle migrazioni e sulle iniziative in difesa dell’accoglienza dei migranti e dei profughi”. Questo l’auspicio di Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali, che in una nota ha ricordato come “sia sempre utile avere ben presente la dimensione del fenomeno a livello globale recentemente ricordata dalla Fondazione Migrantes”. “Nel mondo – sottolinea Gazzi - attualmente, sono circa un miliardo le persone in movimento - quasi un essere umano su sette - se si contano i 700 milioni di migranti interni, i 250 milioni di migranti esteri e gli oltre 68 milioni di migranti forzati a causa di guerre, persecuzioni, disastri ambientali. Numeri che impongono si affronti questo problema non in una visione locale quanto piuttosto tentando di individuare approcci e soluzioni davvero a livello planetario”.

“Credo anche che quanti hanno a cuore questi temi – aggiunge – non possano non condividere l’invito a non girarci dall’altra parte anche perché nessuno ha a portata di mano ricette risolutive”. Gazzi ricorda poi che in Italia “non siamo in presenza di ‘invasioni’ come viene raccontato”, ma “da qualche anno il numero degli immigrati è sostanzialmente stabile e si aggira attorno ai 5 milioni”. Per Gazzi, “questa Giornata può anche essere spunto per ricordare il ruolo insostituibile svolto da comunità locali, assistenti sociali e da tutti i diversi professionisti coinvolti in questo fenomeno nelle sue varie fasi: dallo sbarco, alla protezione, all’accompagnamento e alla costruzione di percorsi di integrazione e convivenza”. “È evidente come la gestione delle problematiche riguardanti le migrazioni – conclude – rappresenti un significativo banco di prova del grado di civiltà delle società che accolgono uomini e donne spesso disperati e in fuga da condizioni miserevoli”.

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